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Turismo Gio 15 dicembre 2022

Turismo, la Santanchè riapre i dossier spiagge e impianti sciistici

Il ministro riapre il capitolo concessioni balneari. Obiettivo: non essere preda delle multinazionali. Focus anche sugli impianti sciistici Turismo, la Santanchè riapre i dossier spiagge e impianti sciistici Il ministro del turismo, Daniela Santancé
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Sul tavolo il dossier concessioni lidi e impianti sciistici

Il ministro del turismo Daniela Santanchè ha deciso di riaprire il capitolo concessioni balneari. Non solo: sta anche valutando il potenziamento degli impianti sciistici. Il decreto concorrenza ha stabilito che le spiagge andranno a gara dal 2023. Ma mancano ancora i decreti attuativi che faranno la differenza definendo le caratteristiche degli operatori e gli investimenti da realizzare durante il periodo della concessione.

C’è attenzione anche per le spiagge libere

Intanto, secondo la Santanchè, bisogna attrezzare le spiagge libere in modo da garantirne la pulizia e la sicurezza. “Dobbiamo attrezzarle, non privatizzarle. Diamo a chi ha meno possibilità una spiaggia pulita e controllata” ha dichiarato in un intervento al Tg2 Post dove ha spiegato che al momento non c’è ancora una delega sul tema. Per quanto riguarda la direttiva Bolkestein, il ministro ha poi chiarito: “non possiamo rovinare 30 mila imprese e ricordo che la maggioranza sono a conduzione famigliare. In questi stabilimenti balneari c’è l’anima del nostro essere. Bisogna fare le cose per bene”.

Il rischio è che la costa diventi facile preda per gradi gruppi stranieri

“Mi sentirei male se arrivassero multinazionali straniere a standardizzare l’offerta” ha detto la Santanchè che già in passato aveva lanciato l’allarme sulla privatizzazione delle spiagge avviata dal governo di Mario Draghi. Il ministro ha poi denunciato il meccanismo distorto del reddito di cittadinanza. Dal suo punto di vista, il sussidio ha tolto 250 mila stagionali al settore turismo. Ma non è entrata sul tema delle concessioni di porti e servizi, che rappresentano la vera partita dell’economia italiana del mare.

La montagna un asset da valorizzare

I dati record del Ponte dell’Immacolata hanno testimoniato il ritorno del turismo sulle piste da sci. Di qui il punto da cui ripartire. Il ministero sta infatti valutando lo stato dell’arte degli impianti con l’obiettivo di rinnovarli e potenziare così l’economia della montagna. Si tratta di “un valore aggiunto per il nostro turismo e sulle quali dobbiamo investire sempre di più” come ha dichiarato il ministro in occasione della festa della montagna lo scorso 11 dicembre. Intanto al momento il ministero è impegnato a cercare soluzioni per i rincari energetici che pesano sul conto economico delle imprese del settore, soprattutto di quelle che gestiscono gli impianti di risalita.

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