Il green pass sparisce del tutto. Niente più obbligo nemmeno in ospedali e Rsa
Non sarà più necessario esibire il green pass per visitare pazienti ricoverati in ospedale o per entrare in una casa di riposo. HUB VACCINALEGreen pass, eliminati tutti gli obblighi
Green pass, addio. L’obbligo di esibire il certificato verde sparirà del tutto, anche per i casi nei quali è tuttora previsto. Cioè per visitare una persona ricoverata in un ospedale o un anziano in una casa di riposto. Oppure per accompagnare qualcuno al pronto soccorso.
A eliminare questi obblighi residui è stato un emendamento di Fratelli d’Italia al decreto rave party, approvato oggi in Senato con 92 voti favorevoli e 75 contrari. Il testo è atteso ora alla Camera dove la sua approvazione, visti i numeri della maggioranza, è scontata.
“Con il voto degli emendamenti sulle misure di contrasto alla diffusione del Covid, presentati al decreto anti-Rave, l’Italia può finalmente dire addio al regime delle restrizioni che tristemente ha caratterizzato l’epoca di Roberto Speranza ministro della Salute”, ha detto il senatore di Fratelli d’Italia Gianni Berrino. “Grazie a noi gli italiani potranno d’ora in poi visitare i propri cari in strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e negli hospice, nonché nei reparti di degenza degli ospedali senza dover mostrare il green pass“.
Il suo collega Ignazio Zullo (Fdi) ricorda che l’uso del green pass come strumento di prevenzione dal contagio sia “un assunto ingannevole e pericoloso perché si può essere dotati di green pass e al contempo essere portatori del virus. Sono altri i mezzi di profilassi che devono essere attenzioni con appropriata informazione e con specifiche raccomandazioni. Raccomandazioni, non obbligo. Gli obblighi rendono le persone soggetti passivi, le raccomandazioni elevano nelle persone il senso della responsabilità e delle conoscenze tecniche e scientifiche. E soprattutto rendono le persone libere”.
Le novità per positivi e contatti stretti
Tra gli emendamenti approvati, c’è anche la riduzione a 5 giorni del periodo di autosorveglianza per i contatti stretti di soggetti positivi al Covid, “prevedendo, quale misura precauzionale, solo l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale di tipo FFP2 per il suddetto periodo, spiega Franco Zaffini (Fdi), presidente della commissione Sanità del Senato.
Novità anche per l’isolamento dei positivi. Spiega ancora Zaffini: “La norma abroga la disposizione che subordina la fine dell’isolamento all’esecuzione di un test antigenico o molecolare con esito negativo e rinvia ad una successiva circolare del Ministro della Salute la definizione delle specifiche modalità che determinano la cessazione della misura dell’isolamento”.