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EconomiaIn evidenza Dom 04 dicembre 2022

Così il Covid e Salvini hanno dato una mano alla crescita di Ita: tutti i numeri dell'exploit del cargo

I numeri del settore cargo di Ita sono in forte aumento. Merito dei referendum voluti da Salvini e delle misure anti-Covid Così il Covid e Salvini hanno dato una mano alla crescita di Ita: tutti i numeri dell'exploit del cargo Equipaggio Ita Airways
Tobia De Stefano
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Tobia De Stefano

Con una lunga esperienza nel settore economico, ha lavorato a Libero Mercato e Libero. Ora è alla Verità e scrive per Panorama e Verità & Affari

Il Covid e Salvini hanno dato una mano alla crescita di Ita

Era il fulcro del piano immaginato dalla cordata Msc-Lufthansa che per diversi mesi tutti davano per strafavorita nella corsa a Ita. Ma anche Certares, il fondo americano che ha avuto un mese di esclusiva ma poi è uscito dalla corsa alla compagnia ci puntava, e adesso pure il piano in solitaria (o forse in compagnia di Fs) dei tedeschi ne fa un elemento centrale della strategia di crescita. Parliamo del cargo, cioè di quella parte del business delle compagnie che si basa sul trasporto merci. Trasporto che spazia a 360 gradi dai prodotti alimentari fino a quelli chimici o farmaceutici e arriva al tetto massimo di circa 120 tonnellate di carico per viaggio.

Ecco appunto. Spulciando le carte dell’ultima relazione semestrale di Ita emergono particolari interessanti. Si può vedere per esempio che i numeri del cargo sono in costante crescita. I ricavi totali nel periodo gennaio-giugno hanno raggiunto quota 77 milioni di euro, di cui 72 (quindi parliamo del 93,4%) riconducibili a voli intercontinentali, mentre 2,6 milioni (quindi il 3,4%) fanno riferimento a voli internazionali di breve e medio raggio e 2,4 milioni (il 3,2%) a voli nazionali. Da notare poi che i numeri si sono moltiplicati in concomitanza con il mese di marzo, quando sono stati introdotti i nuovi servizi intercontinentali e circa 180 operazioni charter full cargo verso Brasile, Argentina, Stati Uniti, India e Giappone che hanno contribuito per il 48% ai ricavi complessivi. Insomma, i margini di crescita ci sono e non stupisce che tutte le compagnie interessate all’operazione con Ita abbiamo messo il cargo al centro dei loro progetti. 

Fattori difficilmente ripetibili

Attenzione però. Perché ci sono due fattori che potrebbero essere difficilmente ripetibili. Il primo sono i trasporti in favore del ministero per gli Affari Esteri per il referendum dell’11 giugno 2022 su Francia, Gran Bretagna, Belgio, Argentina e Brasile per un totale di oltre 28 tonnellate di schede elettorali trasportate. Si tratta dei referendum fortissimamente voluti dal segretario della Lega Matteo Salvini relativi alla giustizia: si partiva dalla custodia cautelare per arrivare fino alla  separazione delle carriere dei magistrati, all’elezione del Csm, i consigli giudiziari e l’incandidabilità dei politici condannati. Le consultazioni non hanno avuto un grande successo, ma intanto le schede sono volate da un lato all’altro del globo. 

Non solo. Perché anche dal Covid, o meglio dalla spinta alla vaccinazione dovuta alla pandemia, il business del cargo di Ita ha ricevuto una grossa spinta. “Nel primo semestre – si legge nella relazione semestrale – è continuata la focalizzazione sul segmento farmaceutico con l’aumento del trasporto di farmaci, vaccini e dispositivi di protezione individuale. Nel primo semestre dell’anno sono stati trasportati 141.251 chilogrammi di farmaci”. Le destinazioni maggiormente interessate? Fiumicino-Washington, New York (JFK)-Fiumicino e Fiumicino-Londra. Si spera che i prossimi “proprietari” di Ita siano costretti a ridurre questi flussi, aumentando semmai il trasporto di un’altra tipologia di merci. Sarebbe il segnale più evidente che l’emergenza è davvero finita. 

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