Webuild, una mostra di foto inedite sul lockdown di Roma - V&A
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Spiffero Ven 16 dicembre 2022

Da Webuild una mostra di foto inedite sul lockdown di Roma a Palazzo Venezia

Webuild con il Comune di Roma ha presentato a Palazzo Venezia, con Pietro Salini, una collezione di foto inedite di Roma durante il lockdown. Da Webuild una mostra di foto inedite sul lockdown di Roma a Palazzo Venezia
Gianfranco Ferroni
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Gianfranco Ferroni

Webuild presenta la mostra sul lockdown di Roma

Webuild con il Comune di Roma ha presentato a Palazzo Venezia, con Pietro Salini, il progetto che permetterà di ammirare una serie di foto inedite della capitale durante il lockdown: le immagini verranno presentate al pubblico in una mostra che si terrà al Vittoriano dal 20 gennaio al 28 febbraio 2023.

Con il titolo “Roma. Silenziosa Bellezza” a cura di Roberto Koch e Alessandra Mauro, il progetto vuole interpretare la città eterna nel periodo della chiusura decisa a causa del Covid-19. L’iniziativa, promossa da Webuild e dall’Istituto ViVe – Vittoriano e Palazzo Venezia e patrocinata dal Comune di Roma, vede protagonista l’a.d. di Webuild Pietro Salini, la direttrice dell’Istituto ViVe – Vittoriano e Palazzo Venezia Edith Gabrielli e lo storico dell’arte Claudio Strinati.

Il commento di Salini

Da sottolineare la realizzazione di un prezioso libro edito da Rizzoli su incarico di Webuild, con gli scatti d’autore di Moreno Maggi, esperto fotografo italiano di architettura e di fotografia Industriale. Salini ha affermato che “durante il lockdown abbiamo vissuto un momento complicato in cui la città ci ha guardati in assoluto silenzio“.

Dobbiamo oggi cercare di cogliere i messaggi positivi di quella fase, affinché la nostra generazione vinca le sfide dei grandi cambiamenti economici, culturali, infrastrutturali e tecnologiche caratterizzano i nostri giorni. Le immagini di questo libro ci mostrano un laboratorio, una città nuda e una meravigliosa macchina che viviamo tutti i giorni, da ripensare partendo da un nuovo paradigma di città più a misura d’uomo”, ha continuato.

Gualtieri: “Contributo per immaginare il futuro di Roma”

Per Gabrielli si tratta di un “esempio virtuoso della possibilità concreta di collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, con il desiderio di coinvolgere il pubblico con una mostra immersiva scientificamente impegnata ma capace di parlare a tutti. L’iniziativa rispecchia le nostre linee d’azione e vuole far riflettere sul ruolo e sul futuro delle città, non solo di Roma, affrontando sfide complesse come quella del legame tra presunti centri e periferie”.

A chiudere la conferenza il sindaco di Roma Roberto Gualtieri: “Un progetto che ci dà un contributo importante per capire meglio come immaginare e pensare Roma e la sua trasformazione per il futuro. La città e gli spazi si sono quasi liberati dalle persone per essere visti in modo diverso. Dobbiamo essere coraggiosi e immaginare modi diversi di vivere la città per un futuro prossimo”.

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