Carne sintetica, braccio di ferro Quirinale-Governo
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alimentareApertura Ven 01 dicembre 2023

Carne sintetica, Mattarella firma, il provvedimento inviato a Bruxelles

Il presidente Mattarella non ha firmato il ddl contro la produzione e la vendita di carne sintetica. Non ha fatto però lo stesso nel caso Alitalia-Ita Carne sintetica, Mattarella firma, il provvedimento inviato a Bruxelles Carne coltivata
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Sergio Mattarella ha firmato il disegno di legge sulla carne sintetica. Lo ha reso noto il Quirinale, spiegando che il presidente della Repubblica ha firmato il provvedimento recante “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonché di divieto della denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali”. Il Governo – si legge nella nota del Quirinale – ha trasmesso il provvedimento accompagnandolo con una lettera con cui si è data notizia dell’avvenuta notifica del disegno di legge alla Commissione europea e con l’impegno a conformarsi a eventuali osservazioni che dovessero essere formulate dalla Commissione nell’ambito della procedura di notifica. Il timore di una bocciatura da parte di Bruxelles, secondo le ricostruzioni, aveva bloccato finora la firma del provvedimento da parte del Quirinale.

Da Cop28 la risposta del governo

Di sicurezza alimentare e di carne sintentica ha parlato da Dubai anche la premier, Giorgia Meloni. “Il sistema alimentare italiano e tra piu avanzati e rinomati nel mondo” ha spiegato la presidente del Consiglio nel suo intervento al Leaders’ Event: Transforming Food Systems in the face of Climate Change della Cop28, in corso a Dubai. “Penso ad esempio ai principi della dieta mediterranea, che non appartengono solo all’Italia, ma a tutto il mondo e siamo consapevoli di quanto siano preziose queste competenze anche per gli altri” ha aggiunto. “La sicurezza alimentare per tutti e anche una delle priorita della nostra politica estera” ha precisato la premier facendo indirettamente riferimento alla questione della carne sintetica. 

Le opposizioni all’attacco

“Avevamo avvisato il governo che il testo è in evidente contrasto con il diritto europeo e lo avevamo fatto dettagliatamente anche attraverso una pregiudiziale di costituzionalità. Ma la risposta in aula del ministro Lollobrigida è stata sostanzialmente Tiriamo dritto. A nostro avviso senza che vi sia la notifica Tris alla Commissione europea – già presentata e poi ritirata dal governo – il Presidente della Repubblica avrebbe tutte le ragioni per non promulgare la norma anche per evitare una sicura violazione del diritto europeo e una probabile procedura d’infrazione. Mentre con la procedura Tris certamente si arriverebbe a una sospensione della norma con invito formale della Commissione a modificarla” ha evidenziato Riccardo Magi, segretario di +Europa. 

Per l’opposizione la carne sintetica è un destino ineluttabile

“Non si puo vietare il commercio di un prodotto che e di competenza della Ue” ha spiegato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Aurora Floridia. “Escludere anche la possibilita di fare ricerca sulla carne coltivata è una scelta assolutamente miope, sia per motivi ambientali che economici. Gli allevamenti intensivi impattano gravemente sull’ambiente, sull’utilizzo di suolo e sull’aria con le emissioni di gas serra e la carne coltivata puo essere, dopo i dovuti studi, una valida alternativa, anche per sconfiggere la fame del mondo. Insomma, questa volta l’arroganza del governo Meloni, che non vuole mai confrontarsi con le opposizioni, e stata fermata” ha aggiunto. Senza tuttavia esprimersi sull’impatto economico per il sistema agroalimentare italiano.

In ballo 25 miliardi di investimenti in 5 anni

Il tema è però fortemente divisivo. Da un lato c’è in ballo la salute dei cittadini nell’utilizzo di questa tipologia di prodotti, dall’altro grandi investimenti. In ballo ci sono 25 miliardi di investimenti in cinque anni, come in più occasioni ricordato Filiera italia, fondazione nata per sostenere e valorizzare il cibo 100% italiano. Nel settore hanno infatti investito grandi nomi della finanza internazionale. Ad iniziare daBill Gates per arrivare aRichard Branson (patron di Virgin) o Jack Welch (ex numero uno di General Electric).

Non a caso Filiera Italia ha denunciato come ci siano forti pressioni sulla stampa per condizionare favorevolmente l’opinione pubblica, oltre ad intense attività lobbistiche a Bruxelles per spingere verso il via libera alla commercializzazione di questo tipo di prodotti. Cibi che arriveranno sulle tavole degli europei solo dopo l’ok dell’ Autorità europea di sicurezza alimentari (EFSA). Il pressing è in sintesi decisamente elevato. Di qui la decisione del governo italiano di dire no alla carne sintetica con un disegno di legge. Un documento su cui però Mattarella ha preso tempo in attesa del giudizio di Bruxelles.  

 

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