L'indice e la recessione immacolata per quota 30 mila di Ftse Mib
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AperturaInvestimenti Ven 01 dicembre 2023

Una recessione senza strappi per portare l'indice a 30.000 punti. Ecco le scommesse di dicembre

Il record del 2008 è otmai a un passo. I mercati puntano sul ribasso dei tassi per attenuare gli effetti del rallentamento dell'economia Una recessione senza strappi per portare l'indice a 30.000 punti. Ecco le scommesse di dicembre
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

L’indice  FTSE Mib, con la chiusura di oggi a 29.92o,  è a un passo dalla soglia dei 30.000 punti. L’aveva abbandonata a fine giugno 2008 Il 15 settembre successivo ci sarebbe stato il fallimento di Lehman Brothers. Poi il precipizio provocato dalla crisi dell’euro che aveva portato l’indice a 12 mila punti a fine 2011 e la lenta risalita inciampata nel covid.

La ripresa dopo il Covid

Dove siamo oggi? Per alcuni, al momento una minoranza, siamo alla fine del ciclo di ripresa post Covid mentre all’orizzonte si profila una recessione o, comunque, un forte rallentamento.  Questo vuol dire che l’indice potrebbe calare verso quota 29.100 e poi scivolare ancora. La maggioranza del mercato, tuttavia, si sta comportando come se fossimo in realtà all’inizio di un nuovo ciclo espansivo. Piace la teoria della recessione immacolata, con l’inflazione già domata senza bisogno di fermare il Pil. Vuol dire l’indice che si arrampica oltre 30.700 punti e poi continua a correre.  Da qui in avanti, sostengono i fuochisti del mercato, le banche centrali daranno gas all’economia, che assorbiti gli ultimi effetti della stretta monetaria, potrà  sorprendere al rialzo nel 2024. I bond, dal canto loro, trarranno beneficio da una lunga fase di tassi di nuovo bassi. Il migliore dei mondi possibili. Scenario realizzabile? In teoria sì, ma è meglio non lasciarsi trascinare troppo e considerare che l’approssimarsi della fine dell’anno obbliga i gestori a rincorrere il rialzo per presentarsi pienamente investiti. Un mese fa, con Dimon che parlava di tassi al 7 per cento, erano tutti piuttosto scarichi. La rincorsa al rialzo genera poi una narrazione perfetta. Il rischio  non è più l’inflazione ma la scarsa crescita.  Verso la fine del 2024 in clamoroso ritardo rispetto ai timori iniziali che lo collocavano già nel 2022, arriva un vero rallentamento. Questo coglie la borsa su multipli elevati proprio mentre la disinflazione ha tolto pricing power alle imprese e tagliato la crescita nominale degli utili. È evidente che, in questo scenario, avere bond in portafoglio costituirebbe un ottimo ammortizzatore del contraccolpo azionario. Se la recessione, come crediamo, verrà evitata, bond e azioni hanno spazio per apprezzarsi nel 2024. Se il rallentamento sarà invece marcato i bond compenseranno l’azionario. Pesando le due ipotesi, un portafoglio 60/40 farà meglio di un  portafoglio monetario. E poi sarà quel che sarà.

I preferiti di dicembre

 Banca Mediolanum rimane la scelta preferita dagli analisti di Intermonte nel settore bancario  insieme a Intesa Sanpaolo.

Prysmian è stata aggiunta di recente e continua a beneficiare di un newsflow positivo.

 Ferrari rimane tra le migliori scelte nonostante la forte performance.

 Le utility sono il settore preferito da Intermonte  con Enel, Hera e Snam. Brunello Cucinelli esce dal portafoglio mid-small per entrare nella lista delle large cap preferite. Prende il posto di  TIM in attesa delle mosse di Vivendi dopo la decisione di procedere con la cessione di Netco. Anche nel portafoglio mid/small cap gli analisti di Intermonte tolgono Iren dopo la forte performance con due ingressi, MFE e Fine Foods, che dovrebbero essere supportati da un newsflow positivo.

 I titoli da sottopesare:sono assicurativi e industriali ai quali Intermonte aggiungere Diasorin in quanto il 2024 sarà un anno di transizione. MARR rimosso in seguito alla performance negativa del titolo. 

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
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