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AperturaAuto Lun 15 gennaio 2024

Auto elettriche, anche i traghetti iniziano a vietare l'imbarco delle vetture a spina

Corsica Linea impone che la carica della batteria sia inferiore al 30%. Un supermercato di Posillipo vieta il parcheggio sotterraneo alle Ev. Auto elettriche, anche i traghetti iniziano a vietare l'imbarco delle vetture a spina
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Nuovi divieti per i possessori di auto elettriche. Dopo l’altolà scattato sui traghetti di alcuni Paesi nordeuropei ora anche sulla tratta Marsiglia-Corsica scattano restrizioni per i possessori di auto elettrica. Corsica Linea, una delle compagnie attive nella gestione di servizi di trasporto tra il porto francese e  l’isola ha infatti stabilito una regola per chiunque voglia imbarcarsi su uno dei suoi traghetti con un veicolo elettrico: i conducenti, infatti, devono presentarsi all’imbarco con una carica della batteria non superiore al 30%. E sempre di questi giorni è anche la notizia che un supermercato Eurospin di Posillipo (Napoli) ha deciso di vietare  l’accesso al parcheggio sotterranei ai veicoli a spina.

L’altolà dopo alcuni incidenti

Il provvedimento che riguarda il trasporto marittimo pare una conseguenza dell’incendio che la scorsa estate ha colpito un cargo al largo delle coste olandesi. Ma in questi mesi i problemi riscontrati dagli armatori per il trasporto di auto elettriche sono stati molti e dunque è in atto un giro di vite: si va  dal vieto assoluto di imbarco per le vetture a spina  in altri operatori che hanno introdotto delle limitazioni.

Gli esempi di questa discrezionalità nell’approccio che sta generando incertezza sono molti: alcune compagnie come la norvegese Uecc hanno fissato un intervallo tra il 20% e il 50% per il trasporto di elettriche (secondo alcuni studi, con una carica inferiore al 50% la chimica delle celle è da considerare più stabile). Le vetture Tesla e MG, per esempio, vengono spedite rispettando proprio questo intervallo. Un’altra compagnia norvegese, la Havila Kystruten, ha invece vietato il carico di qualsiasi veicolo ricaricabile, mentre l‘Irish Ferries eroga perfino un servizio di ricarica a bordo.

Difficile spegnere l’incendio a bordo

Le statistiche dimostrano che il pericolo d’incendio di un’auto elettrica è praticamente lo stesso di una vettura diesel o benzina. Ma i veri problemi iniziano a falò innescato. Mentre domare le fiamme di un’auto tradizionale si può fare con gli attuali sistemi di sicurezza a bordo, i veicoli alla spina necessitano di particolari dispositivi. Il pericolo  aumenta dunque considerevolmente tenendo conto che  nelle stive delle navi i mezzi vengono stipati all’inverosimile per ragioni di spazio.

Un altro aspetto da non sottovalutare in futuro è la  lunghezza della tratta. Sotto i 45 minuti, i rischi sono limitati ma, per le traversate più lunghe, con la nave lontana da tutte le coste e dunque dai mezzi di soccorso, un eventuale incendio di un’auto elettrica può costituire un pericolo per la stessa sopravvivenza dell’imbarcazione. L’unica strada percorribile sarebbe quella di dotare tutte la navi in circolazione di specifici sistemi anti incendio perl’elettrico. Ma si tratta di investimenti particolarmente onerosi che, in questo momento, le compagnie non hanno alcuna intenzione di fare.

Niente elettrico nel parcheggio sotterraneo

Le limitazioni nei parcheggi interrati già riguardano le auto a Gpl che, avendo a bordo delle bombole sotto pressione, potrebbero esplodere e provocare ingenti danni. Il pericolo aumenta perchè i Vigili del Fuoco e le ambulanze potrebbero avere enormi problemi a intervenire  sottoterra. Un discorso che vale anche per le auto elettriche. Come già evidenziato per le auto sui traghetti, anche in questo caso lo spegnimento delle auto a spina, magari a vari livelli sotto il terreno, presupporrebbe sistemi di spegnimento ad hoc. Ma nessuno ne dispone. Da qui la decisione di alcune strutture, come appunto il supermercato napoletano, di vietare l’accesso.

In attesa di una normativa chiara

A oggi, in Europa non esiste alcuna normativa che vieti l’accesso alle auto elettriche presso i parcheggi coperti. Ma trattandosi di aree private ogni azienda può decidere in maniera autonoma cosa fare e cosa vietare. Da tempo in Germania, dove la diffusione di vetture a spina e maggiore rispetto all’Italia,  esistono già numerosi parcheggi vietati alle auto elettriche e persino alle ibride. In attesa di una normativa comunitaria che regoli la materia i possessori di vetture elettriche posso vedersi sbarrare la strada dal supermercato sotto casa.

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