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AperturaGoverno Sab 05 agosto 2023

Dal salario minimo al reddito di cittadinanza: sarà un autunno caldo per il governo

Il governo rimanda a settembre decisioni importanti come l'introduzione del salario minimo e l'allungamento del reddito di cittadinanza. Dal salario minimo al reddito di cittadinanza: sarà un autunno caldo per il governo
Redazione Verità&Affari
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Dal salario minimo al reddito di cittadinanza: sarà un autunno caldo per il governo

(Teleborsa) – Dal reddito di cittadinanza al salario minimo: sono tanti i fronti aperti – e tutti caldissimi – tra governo e opposizioni che giovedì 3 agosto si sono infuriate per l’ok dell’Aula della Camera alla questione sospensiva della maggioranza volta a sospendere l’esame della proposta di legge dell’opposizione sul salario minimo per un periodo di sessanta giorni.

“Siamo davanti alla fuga della maggioranza, che fugge davanti a un problema reale“, ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein parlando sulla sospensiva sulla PdL sul salario minimo. “Siamo aperti al dialogo. Non ai rinvii sine die. La maggioranza dice che della sofferenza della gente se ne frega”, conclude.

“La maggioranza non ha detto la verità oggi in aula. La sospensiva che porta il salario minimo formalmente al 29 settembre in realtà è un rinvio a gennaio. A dopo la sessione di bilancio. Perché come è noto a tutti durante quel periodo non è possibile votare leggi di spesa. La destra dunque sta imbrogliando gli italiani”, ha rincarato la dose il capogruppo democratico in commissione Lavoro Arturo Scotti.

Voto contrario anche del M5s. Ve lo diciamo già adesso: non vi presentate a ottobre con proposte dirette a spaccare la platea di lavoratori sottopagati”, ha detto Giuseppe Conte parlando in aula sulla sospensiva. “Le aperture al dialogo di Meloni sono rimaste solo parole”.

Si rischia un disastro sociale e povertà diffusa

E proprio con il Movimento Cinque stelle va in scena lo scontro sul reddito di cittadinanza. “Da mesi lanciamo l’allarme per il rischio di un disastro sociale. Fra novembre e dicembre abbiamo girato l’Italia da Nord a Sud per mostrare a Giorgia Meloni che in Italia ci sono tante persone finite in condizioni di gravi difficoltà.

Non per colpa loro, non perché divanisti o scansafatiche. Nulla da fare. Adesso la situazione è questa: difficoltà enormi sui territori, per i sindaci e per i servizi sociali dei comuni su cui Meloni, con un sms dell’Inps, ha scaricato le difficoltà di tante famiglie che da un giorno all’altro si trovano senza nessuna alternativa: senza sostegni, senza i preannunciati corsi di formazione o riqualificazione, senza nessuna prospettiva occupazionale”, ha scritto su Facebook il presidente Conte.

Oltre 35mila fruitori irregolari del reddito di cittadinanza

Nei giorni scorsi, intanto, il ministro del Lavoro  Calderone ha fornito alcuni numeri nel corso dell’informativa al Senato sul reddito di cittadinanza.”Tra il 2019 e il 2023 dall’attività di controllo sui percettori del Reddito di cittadinanza effettuati dall’Ispettorato nazionale del lavoro e dai carabinieri sono stati intercettati oltre 35.700 fruitori irregolari”.

Inoltre, ha sottolineato “risultano dai controlli svolti dalla Guarda di Finanza a decorrere dall’introduzione del Reddito e fino al primo semestre del 2023 i contributi indebitamente percepiti o indebitamente richiesti per un ammontare di 506 milioni”.

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