Le banche soffrono ma per gli analisti sono ancora da comprare
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Finanza/Apertura
AperturaFinanza Ven 04 agosto 2023

Le banche soffrono a Piazza Affari ma per gli analisti sono un affare

Dopo la lunga corsa i titoli del credito si sono presi una pausa. Ma la corsa riprenderà secondo tutti gli analisti Le banche soffrono a Piazza Affari ma per gli analisti sono un affare
Nino Sunseri
di 
Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

La stretta Bce fa volare il margine d’interesse

Ieri giornata nera per le banche. Bper Banca dopo una trimestrale sostanzialmente in linea con le attese, si è mossa  in coda al listino con un calo dell’8% a 2,763 euro.  Leggermente meglio Banco Bpm (-5,46% dopo i conti superiori alle attese e la revisione al rialzo delle stime) e Mps (-4,11%). Meno penalizzati gli altri bancari. Unicredit è sceso dello 0,2% e  Intesa Sanpaolo dello 0,7%.  Come spiegare  questa caduta che  soprattutto per la banca guidata da Giuseppe Castagna e quella di Piero Montani appare assolutamente inspiegabile. La prima ragione è la più semplice  per chi frequenta i mercati azionari: Buy the rumors sell the news. Compra sulle indiscrezioni e vendi sulla notizia. Elementare. Esattamente quello che è successo: che le banche sarebbero state il fenomeno dell’anno era chiaro da tempo. La stretta creditizia imposta dalla Bce ha fatto salire  il margine d’interesse compresso  dalla politica dei tassi sottozero.    Per il Banco la crescita è stata del 49,4% rispetto all’anno scorso. La Bper ha segnato un aumento dei proventi operativi (margine d’interesse e commissioni) del 48,4%.

Performance di alto livello

La Borsa aveva scommesso da tempo su risultati di alto livello. Dall’inizio dell’anno Bper Banca ha guadagnato oltre il 44%, Banco Bpm e Mps oltre il 26%. Un po’ peggio ha fatto Intesa (+20%) mentre Unicredit con un rialzo del 65% è stata la miglior Blue chips del credito in Europa. A fronte di miglioramenti così forti è abbastanza normale che ci siano stati forti vendite per monetizzare i rialzi. La festa però non sembra finita.  Gli analisti di Intermonte hanno confermato il giudizio neutral su Bper Banca con traguardo di prezzo  che sale da 3,8 a 4,1 euro. Equita dice che il titolo tratta a valutazioni contenute e alza iil target del 6% a 4,1 euro.

Pioggia di promozioni

Gli analisti promuovono i conti del Banco Bpm i maniera ancora più vistosa. Ieri mattina, prima dell’apertura Barclays ha dato un obiettivo  spettacolare a 7 euro.  Un po’ più prudente Intermonte che passa da 5,8 a 6,2 euro.   Equita dice  5,8 euro e il giudizio è buy.

Unicredit e Intesa

Non meno calde le valutazioni su Intesa e Unicredit. Anche in questo caso una pioggia di promozioni. La banca guidata da Carlo Messina incassa i seguenti giudizi: Deutsche Bank porta il target a 3,4 euro, Oddo 3,7 euro, Ubs 3,6 euro, Equita 3,6  euro. Jefferies è il meno entusiasta a 2,75 euro.

Vola nei giudizi Unicredit. Eccoli:  Equita 28,5 euro, Mediobanca 30 euro,  Deutsche Bank 24,9 euro, Jp Morgan 28 euro, Goldman Sachs 29,5 euro.

Anche Mps, la cenerentola del listino bancario trova un po’ di considerazione. Equita riprende la copertura con obiettivo a medio termine di  2,59 euro

Condividi articolo