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Open Fiber, Allianz e Sace garantiscono 550 milioni di fondi Pnrr per le aree grigie

Il nuovo ad Gola sta lavorando al nuovo piano industriale e soprattutto a quello finanziario che sarà pronto si stima nel mese di marzo. Open Fiber, Allianz e Sace garantiscono 550 milioni di fondi Pnrr per le aree grigie SEDE OPEN FIBER ROMA
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Open Fiber ha ottenuto l’emissione di garanzie fidejussorie a sostegno dell’anticipo del 30% dei fondi del Pnrr (550 milioni dati da Infratel) relativi al bando pubblico del Piano Italia a 1 Giga. Le garanzie riguardano i lotti Puglia, Toscana, Lazio, Sicilia, Emilia Romagna, Campania,  Venezia Giulia, Veneto e Lombardia, hanno una durata triennale e sono state emesse da un gruppo di assicurazioni internazionali e nazionali guidate da Allianz Trade con il supporto di Sace, che ha contro-garantito per circa il 30%.

Open Fiber è stata assistita da Aon per gli aspetti assicurativi e dallo studio internazionale White & Case per la parte legale, mentre Allianz Trade ed il pool di compagnie assicurative dallo Studio Legale Scofone. “L’operazione che abbiamo finalizzato con un pool di compagnie assicurative di primaria importanza agevola il processo di costruzione di un’infrastruttura fondamentale per assicurare connettività ultraveloce e la fruizione dei servizi digitali ai cittadini di zone che ne sono prive” ha detto l’ad di Open Fiber Giuseppe Gola.

Piano a 1 giga per la rete in fibra nelle aree grigie è spartito tra Open Fiber e Tim

Open Fiber, la rete a banda ultralarga concorrente di Telecom Italia voluta dal governo Renzi nel 2015, ha cambiato amministratore delegato a settembre scorso. Ora il nuovo ad Gola sta lavorando al nuovo piano industriale e soprattutto a quello finanziario che sarà pronto si stima nel mese di marzo. L’obiettivo è ristrutturare il project financing da 7,2 miliardi con la possibilità di ampliarlo di un altro paio di miliardi. Open Fiber partecipata al 60% da Cdp e al 40% dal fondo Maquirie  nei piani del governo, dovrebbe fondersi con la rete di Telecom che, secondo i piani dovrebbe essere sarà scorporata da Tim per confluire in una nuova società  partecipata dal fondo Kkr e dal Mef oltre che dalla Cdp stessa. Lo scorporo dovrebbe essere operativo, secondo quando comunicato dall’ad di Tim Pietro Labriola, entro l’estate.

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