Vendite giù e prezzi su, così è cambiato il mercato dell'auto
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AutoIn evidenza Ven 21 aprile 2023

Vendite giù e prezzi su, così è cambiato il mercato dell'auto in 10 anni

Il 2022 si è chiuso con il peggior dato di vendite delle auto da 44 anni a questa parte. Rispetto al 2012 il calo non è stato traumatico. Vendite giù e prezzi su, così è cambiato il mercato dell'auto in 10 anni
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Come è cambiato il mercato dell’auto

Con 1,4 milioni di vetture immatricolate il mercato auto 2022 in Italia segna il minimo storico degli ultimi 44 anni, con un rialzo minimo previsto per il 2023, secondo Unrae, di circa 100 mila unità.  Nel complesso, negli ultimi tre anni il mercato ha perso oltre 1,6 milioni di auto rispetto al 2019.

Solo nell’ultimo anno il calo è stato del 19%. Facendo però un salto all’indietro di 10 anni non troviamo una situazione tanto diversa da quella di oggi  in termini di auto vendute: le immatricolazioni erano state infatti 1,42 milioni. Percentuale che  era però cresciuta  di anno in anno sino a quota 1,9 milioni nel  2019, per poi, appunto, crollare nell’ultimo triennio.

Ciò che cambia, rispetto a 10 anni fa,  sono le quote di mercato delle varie Case. Nel 2012 Fiat group automobiles aveva immatricolato in Italia  414.920 nuove vetture, con una quota di mercato nel nostro Paese del 29,59% (percentuale rimasta praticamente invariata sino al 2017 l’anno prima della morte di Marchionne).

Considerando anche Psa (che ora fa parte con Fiat del gruppo Stellantis) nel 2012 si arrivava ad una quota di venduto di  550 mila vetture per un quota superiore al   35% del mercato. Il 2022 per il gruppo franco-italiano si è concluso invece con 461.178 immatricolazioni totali e una quota di mercato di poco 21%.

Un abisso. Spiegabile con la stasi nel lancio di nuovi modelli dopo la scomparsa dell’artefice delle nozze Fiat-Chrysler (solo negli ultimi tre anni il settore creativo del gruppo si è rimesso in moto) a cui vanno aggiunte la forte concorrenza tedesca, giapponese e coreana, l’arrivo sulla scena dei cinesi e le nuove formule di affitto delle vetture. Non ultima la transizione verso l’auto elettrica che sta rimescolando ulteriormente le carte.

Meno auto vendute a prezzi più alti

Sul fronte prezzi un abisso ci separa dal 2012. In Italia la spesa media per una macchina è cresciuta di 10 mila euro in un decennio, passando da 17 a 27 mila euro circa. L’inflazione, la pandemia, la transizione ecologica ci hanno messo del loro, ovviamente, ma spiegano solo in  parte la crescita dei prezzi che è legata al costo delle materie prime e alla maggior componente elettronica al servizio del guidatore.

Resta il fatto che se si sfogliano i listini d’antan si resta stupiti: nel 1975 per portarsi a casa una Fiat 500 servivano 1.064.000 lire, che secondo l’Istat oggi sotto il profilo del potere d’acquisto equivalgono a 6.073 euro, mentre la 500 contemporanea ha prezzi a partire da 16 mila euro.

E anche i più ricchi non se la passano bene dato che, per esempio, nel 1965 una Porsche 911 costava 4,6 milioni di lire, pari a un potere di acquisto nel 2020 a poco meno di 48 mila euro, mentre adesso il prezzo della sportiva tedesca parte da 116 mila. Resta il fatto che a pagare di più i rincari sono gli automobilisti meno forti economicamente, che oggi tra le altre cose hanno difficoltà ad affrontare anche pagamenti a rate con tassi che superano il  7% .

L’avvento dell’elettrico

L’avvento dell’elettrico (dal 2035 sarà vietata la vendita di modelli a benzina e diesel), con l’offerta di vetture a batteria dal costo mediamente del 30% in più delle sorelle col motore endotermico, rischia di avere nuovi e pesanti effetti sulle vendite dei prossimi anni.  Ma non solo. Il nostro Paese ha un parco circolante “Matusalemme” di  12,2 anni in media, contro 8,7 anni in Inghilterra,  10,1 anni in Germania e 11 anni in Francia e per il 25,4% del totale è ancora composto da vetture ante Euro 4. Un ulteriore impennata dei prezzi porterà inevitabilmente a posticipare l’acquisto della vettura con forti ricadute anche sull’inquinamento.

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