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AutoIn evidenza Sab 14 ottobre 2023

Ferrari accetta pagamenti in bitcoin in Usa, presto anche in Europa

I nuovi ricchi delle criptovalute chiedono di pagare in bitcoin. Già attivo in Usa, presto sarà possibile anche in Europa Ferrari accetta pagamenti in bitcoin in Usa, presto anche in Europa
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

I nuovi ricchi che hanno fatto fortuna con le criptovalute vogliono la Ferrari e il Cavallino ha iniziato ad accettare pagamenti in criptovalute per le sue auto in Usa e prevede di estendere lo schema in Europa. La decisione è stata presa dopo le richieste arrivate dai clienti, ha spiegato il responsabile marketing e commerciale del Cavallino, Enrico Galliera, in una intervista a Reuters

Consumo di energia

Finora la stragrande maggioranza dei grandi gruppi ha preferito restare fuori dal mercato delle criptovalute. La ragione principale è che la volatilità dei bitcoin e delle altre criptovalute le rende non pratiche per l’utilizzo negli scambi commerciali. Altri ostacoli sono rappresentati dalle barriere regolatorie e dal forte consumo di energia per il mining delle valute. 

La marcia indietro di Tesla

Tesla nel 2021 aveva iniziato ad accettare pagamenti in bitcoin per le sue auto. Ma successivamente lo stesso Elon Musk ha fatto marcia indietro a causa dei timori per i riflessi sull’ambiente legati al forte utilizzo di energia per “l’estrazione” delle criptovalute. 

I nuovi ricchi delle crypto

Galliera ha spiegato che le crypto hanno ridotto la propria impronta di carbonio grazie ai nuovi software al maggiore utilizzo di energie rinnovabili. Il manager ha anche aggiunto che molti nuovi clienti sono investitori in crypto, che hanno iniziato a chiedere di poter pagare le auto con criptovalute ai rivenditori del Cavallino.

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