Tim in vista dell'offerta per la rete da parte di Kkr
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In evidenzaTlc Sab 14 ottobre 2023

Tim in vista dell'offerta per la rete da parte di Kkr

In arrivo l'offerta di Kkr per Tim. Intanti il Tesoro è pronto a investire al massimo 2,2 miliardi di euro Tim in vista dell'offerta per la rete da parte di Kkr SEDE TIM
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

In attesa dell’offerta vincolante per la rete da parte di Kkr che dovrebbe arrivare domani 15 ottobre, ieri Telecom è salita in Borsa dell’1,48%. Il titolo è rimasto comunque sempre sotto gli 0,30 euro di valore nonostante le aspettative generate dall’operazione di cessione della rete che dovrebbe aiutare la società a risolvere i suoi problemi finanziari, ossia il debito da 24 miliardi di euro che, con l’aumento dei tassi di interesse è sempre più difficile sostenere.

L’offerta  dovrebbe rispettare le indiscrezioni che circolano da tempo. Il Tesoro è pronto a investire al massimo 2,2 miliardi di euro per assicurarsi fino al 20% dell’infrastruttura dopo che lo scorso 29 agosto ha ottenuto il via libera dal Consiglio dei ministri.

Il fondo d’investimento americano, che dovrebbe pagare intorno ai 20 miliardi  invece punta al restante 65% di Netco. In un secondo momento, poi, si cercheranno altri partner disposti a prendersi carico dell’ulteriore 15% della società. Il più accreditato al momento sembra F2i, gestore italiano di fondi infrastrutturali che starebbe cercando 1 miliardo di euro sul mercato.

Il MINISTRO GIANCARLO GIORGETTI

Il maggior azionista Vivendi ha già espresso perplessità sull’operazione

L’incognita è però rappresentata da Vivendi primo azionista di Tim con circa il 24%, che nei giorni scorsi ha già fatto le sue rimostranzeal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

I francesi, oltre a contestare la valutazione dell’asset, che stimano intorno ai 30 miliardi contro i circa 23 promessi, vogliono anche ricevere rassicurazioni in merito alla sostenibilità di ServiceCo dopo la cessione di Netco, ma anche alla procedura da seguire per portare a termine l’operazione.

Su quest’ultimo punto, in particolare, il rischio è quello che si accenda uno scontro interno che rischierebbe di allungare ulteriormente i tempi della trattativa. Da un lato il cda di Tim, il quale di fronte all’opposizione di Vivendi, potrebbe far leva su alcuni pareri legali ricevuti nei giorni scorsi per approvare l’accordo con Kkr senza passare dall’assemblea.

Dall’altro i francesi che, se si dovesse arrivare alla convocazione di un’assemblea straordinaria, avrebbero la possibilità di bloccare tutto. In quel caso, infatti, per autorizzare la cessione di Netco sarebbe necessaria la maggioranza dei due terzi dei presenti.

E poi c’è il nodo dell’occupazione. Telecom ha circa 40 mila dipendenti. Decisamente troppi anche se divisi per due per la società della rete e soprattutto per quella dei servizi. E infatti i sindacati sono già sul piede di guerra.

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