Fico adesso guarda alla Cina per risollevare i suoi conti
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ImpresePrimo piano Sab 17 dicembre 2022

Fico adesso guarda alla Cina per risollevare i suoi conti

Un piano di sviluppo da 2 milioni di investimenti da realizzare entro il 2025 per Fico ed una possibile espansione in Cina. Fico adesso guarda alla Cina per risollevare i suoi conti
Redazione Verità&Affari
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Il bilancio di Fico

Un piano di sviluppo da 2 milioni di investimenti da realizzare entro il  2025 e l’obiettivo di portare Fico Eataly World, il parco dedicato all’enogastronomia di Bologna voluto da Oscar Farinetti, presto in utile. L’amministratore delegato Stefano Cigarini, già ad Cinecittà World, è ottimista. E mentre presenta i primi numeri del 2022, con fatturato che viaggia attorno a quota 10,5 milioni, pensa già  all’espansione del format all’estero, a partire dalla Cina.

Dal taglio del nastro nel 2017 a oggi nel parco emiliano è aumentata la permanenza media del visitatore (da 1,5 a 5 ore) ed è raddoppiata la spesa media (dai 15 euro del 2020 agli oltre 35 di oggi), con un incremento degli ingressi del 30% rispetto allo stesso periodo del 2021, di cui un 60% tramite biglietti online. “Registriamo in sostanza la perdita del 2019 – ha spiegato Cigarini -, attorno ai 3 milioni ammortamenti inclusi, ma con un volume di visitatori più basso, visto che allora, da quando ha aperto il parco a fine 2017, si entrava a ingresso libero”.

Gli occhi sono ora puntanti sul Capodanno, che da solo può valere 500-700.000 euro “Questo modello di business, col biglietto, è più sensibile – ha proseguito Cigarini -. Realisticamente, il 2024 sarà l’anno in cui torneremo a fare utili”. Sui progetti di espansione futura di Fico, l’ad ha aggiunto che “ci sono 5-6 territori che hanno avanzato manifestazioni d’interesse, ma stiamo parlando di progetti da qui a 10 anni. La Cina è inclusa e anzi è già più avanti della concorrenza, sulla base di uno studio di fattibilità e di un contratto preliminare già firmato” per quanto riguarda la zona di Hangzhou.

Nessuna nuova apertura in Italia, invece, “perché a livello nazionale esistono già i vari punti Eataly World e sarebbe quindi una duplicazione”, ha precisato. Da settembre la maggioranza di Eataly è passata a Investindustrial, il fondo di investimento guidato da Andrea Bonomi, che con il 52% è diventato il nuovo azionista di maggioranza. I soci storici Eatinvest (famiglia Farinetti), la famiglia Baffigo-Miroglio e Clubitaly (Tamburi Investment Partners) possiedono complessivamente il restante 48% del capitale.

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