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BancheIn evidenza Gio 25 gennaio 2024

Compagnia di San Paolo, molti candidati ma (ancora) nessun presidente

L'elenco dei candidati per la successione a Profumo si allunga. Sullo sfondo, le nomine di Acri, Intesa e Cdp Compagnia di San Paolo, molti candidati ma (ancora) nessun presidente FRANCESCO PROFUMO PRESIDENTE COMPAGNIA DI SAN PAOLO
Redazione Verità&Affari
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C’è la lista dei rettori – Marco Gilli e Guido Saracco, entrambi provenienti dal Politecnico di Torino -. Quella degli economisti – Pietro Garibaldi e Giorgio Barba Navaretti -. Quella del mondo delle professioni – il presidente dell’Ordine dei commercialisti Luca Asvisio e il notaio Andrea Ganelli -. Quella dei candidati politici –  l’ex parlamentare di Forza Italia Claudia Porchietto, vicina al governatore Alberto Cirio e Anna Poggi, docente universitaria che ha già collaborato con il sindaco Dem di Torino, Stefano Lo Russo -.

Partita ancora aperta

La realtà, spiegano i bene informati, è che la partita per la guida della Compagnia di San Paolo è ancora aperta. E malgrado la ridda di nomi circolati in città ormai da mesi è anche possibile che il successore di Francesco Profumo alla guida dell’ente primo azionista di Intesa Sanpaolo non sia ancora stato “scoperto”. 

Insieme al presidente, deve essere rinnovato anche il Consiglio generale della Compagnia. L’organismo che a sua volta deve eleggere il presidente. Dei 20 componenti, la quota di maggioranza (5) spetta al sistema delle Camere di commercio. Ma per consuetudine il presidente viene scelto tra i nomi indicati dal comune di Torino. Il sindaco Lo Russo finora ha preso tempo. Intanto, nei giorni scorsi, Lo Russo e Cirio hanno incontrato il numero uno di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina.

Gli incastri delle nomine

La questione del nuovo presidente della Compagnia è però un pezzo di un complicato gioco d’incastri che da Torino arriva fino a Roma, passando da Milano. Profumo potrebbe tra un anno diventare il presidente di Intesa. Ma con la fine del suo mandato nell’ente, lascerà anche la guida dell’Acri. Poltrona ambita da Fabrizio Palenzona, arrivato alla Fondazione Crt proprio per puntare alla associazione delle fondazioni italiane.

La sua candidatura, per quanto forte, si è dovuta scontrare con quella di Giovanni Azzone, presidente della Fondazione Cariplo. Che a differenza di Palenzona può contare sul gradimento di Giovanni Guzzetti, ex numero uno di Cariplo e figura ancora di rilievo nel mondo delle fondazioni italiane malgrado i quasi novant’anni di età. A cascata, c’è la presidenza della Cdp, la cui indicazione spetta alle fondazioni azioniste della Cassa. 

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