S&P: banche italiane solide, Roe ai massimi da 20 anni
Secondo l'agenzia, gli istituti italiani sono tra le istituzioni finanziarie che hanno beneficiato maggiormente del rialzo dei tassi Insegna bancariaLa banche italiane registreranno probabilmente utili “solidi” prima degli accantonamenti, ben superiori alle perdite su crediti malgrado il rallentamento dell’economia del paese. Nel report Italian Banks Outlook 2024, S&P Global Ratings scrive che queste solide performance operative creano cuscinetti contro eventi imprevedibili sebbene quasi tutte le banche italiane abbiano annunciato distribuzioni generose agli azionisti.
L’effetto dell’aumento dei tassi
Secondo l’analisi di S&P, le banche italiane “sono tra le istituzioni finanziarie che hanno beneficiato del rialzo dei tassi a partire da metà 2022″. La profittabilità ha probabilmente raggiunto il suo picco nel 2023, quando il rendimento del capitale (Roe) “è stato in media del 14%, il più elevato in due decenni“. Questo, secondo S&P, è stato per effetto “di una rara combinazione di interessi netti più alti di oltre il 50% rispetto al 2021, un ambiente economico favorevole e perdite contenute sui crediti”.
Ampie basi di capitale
Non dovrebbe mutare sostanzialmente lo scenario la debolezza dell’economia, con il pil italiano atteso dall’agenzia in crescita dello 0,6% “nello scenario base”, contro lo 0,7% del 2023.
“Consideriamo le banche italiane meglio in grado di affrontare i cali rispetto al decennio passato” sottolinea l’analista di S&P Mirko Sanna e spiega che “questo è in prima battuta dovuto a un più efficace controllo del rischio, aziende debitrici più solide e più ampie basi di capitale delle banche”.