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ContrappuntoPrimo piano Mar 11 aprile 2023

L'Europa protegga le sue aziende come fanno gli Stati uniti

L'Europa protegga le sue aziende come fanno gli Stati uniti. Un modo anche per andare contro lo strapotere cinese L'Europa protegga le sue aziende come fanno gli Stati uniti
Riccardo Riccardi
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Riccardo Riccardi

L’Europa protegga le sue aziende come fanno gli Stati uniti

Le Monde prestigioso foglio a caratura internazionale si ritiene portatore di una superiorità intellettuale. Apodittici i propri servizi. Uno recente “il concetto di sovranità economica della Europa fa progressivamente il suo cammino”. Gli autori fanno una disamina della situazione economico mondiale e del diverso modo di interpretare il concetto di concorrenza. “Di fronte allo inasprimento protezionistico l’Europa può ancora continuare a pensare che il gioco della libera concorrenza resti la migliore risposta sul piano globale?”. Le cose stanno cambiando. Il concetto di sovranità economica ed industriale fa “progressivamente il suo cammino”.

In altre parole il contesto di una crisi generale accelera la presa di coscienza che l’Europa non può restare a essere “l’idiota del villaggio globale”. Si deve dotare di tutte le armi, compatibili con il diritto internazionale, per favorire e proteggere le imprese nella concorrenza mondiale. Gli Stati Uniti, patria della libertà commerciale, hanno innalzato il vessillo “made in America”. Sono stati varati dal governo una serie di provvedimenti volti a favorire chi produce sul suolo yankee. Forte il timore che nasca un processo di delocalizzazione oltre oceano per godere delle sovvenzioni di Biden che favoriscono chi produce negli Usa. In barba ovviamente alla concorrenza, falsata quando privilegi pubblici arrivano in soccorso.

Nella Ue l’attenzione sugli aiuti di Stato è molto rigida. Anche se numerosi esempi passati e recenti mostrano imparzialità poco obiettive. Riguardo la Cina, l’Europa, atlantica, si trova a subire la prepotenza dello alleato zio Sam quando si tratta di business. Vale più l’egoismo che il rispetto della equità. La Cina onora i diritti che le fanno comodo.

Il progetto Europa riguardava pace e unione politica

Per il resto il vocabolo reciprocità esiste soltanto nel dizionario e non nel mercato dello scambio riguardo gli investimenti. Lodevole l’indagine degli autori francesi che dovrebbe costituire lo stimolo per l’Europa. Continente unito senza fratelli o fratellastri. Paradossale però la conclusione del servizio. Per combattere iniziative protezionistiche di Usa e Cina è necessario che Francia e Germania, “forti della legittimità della loro Storia”, intensifichino le loro relazioni per vincere la sfida. Il progetto Europa riguardava pace e unione politica. Si è fatto un mercato e alcuni tentativi di armonizzazione.

Francia e Germania trovarono l’accordo per il varo dell’euro, moneta di scambio per l’unificazione tedesca. Che avvenne con costi a carico anche dei Paesi membri che permisero deroghe, ad altri non concesse, a favore della Germania. Questa aderì obtorto collo alla moneta unica ed ebbe notevoli benefici. Senza la rivalutazione del marco l’economia tedesca decollò e divenne la locomotiva continentale. Per anni l’intesa franco-tedesca, con alti e bassi, ha dominato, la scena europea. Secondo gli autori del servizio richiamato è bene che il piano venga suonato a quattro mani. Con una situazione geopolitica totalmente cambiata una diarchia al comando favorirebbe egoismo e distruzione della Ue.

Egoismi che l’invasione russa ha paradossalmente accentuato nonostante le sanzioni comuni. Chi è l’Europa, della quale bisogna seguire direttive sovrannazionali? È una entità astratta ovvero possiede la concretezza che hanno Usa e Cina? L’unione è una somma di storie e culture diverse. La loro difesa è populismo ovvero la ricerca di una identità che tuteli, unendole, le diversità? Questo è il grave dilemma esistenziale. Che non si scioglie con slogan, che in aumento, accrescono la miopia egoistica. Una politica illuminante che induca ad essere europei è l’unica arma di difesa nei confronti dei due giganti che vogliono dominare il mondo. L’Europa sarà impotente per “una concorrenza monopolistica” di due soli attori. Gli altri comprimari.

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