Agricoltori, proteste ai valichi con l'Olanda. Tensioni anche in Italia
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Primo piano/Cronaca
CronacaPrimo piano Ven 02 febbraio 2024

Agricoltori, proteste ai valichi con l'Olanda. Tensioni anche in Italia

Le proteste vanno avanti anche in Italia. Quarto giorno di proteste all'uscita del casello autostradale A1 Valdichiana a Bettolle. Agricoltori, proteste ai valichi con l'Olanda. Tensioni anche in Italia
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

Ancora tesa la situazione ai valichi di confine tra Belgio e Olanda. Dopo l’assedio di ieri a Bruxelles, infatti, sono ancora bloccati dalla protesta dei trattori. Nelle Fiandre vengono segnalati blocchi sulla A12, sulla E19 e sulla E34. Diversi caselli autostradali nei Paesi Bassi sono chiusi in entrata e in uscita. Le autorità olandesi hanno consigliato ai cittadini che devono recarsi in Belgio di posticipare il viaggio. La situazione si è invece normalizzata a Bruxelles, dove è tornata la calma dopo le proteste inscenate dai 1.300 trattori presenti ieri. Alcuni blocchi vengono però registrati anche in Vallonia.

Le proteste vanno avanti anche in Italia. Quarto giorno di proteste all’uscita del casello autostradale A1 Valdichiana a Bettolle, in provincia di Siena. Il traffico, come già accaduto ieri, è stato già bloccato dal corteo dei circa 120 trattori che sono in marcia, nel percorso che va dalla rotatoria posta all’uscita del casello autostradale fino a Farniole, località nel comune di Foiano della Chiana (Arezzo), dove è stato posizionato il presidio di Riscatto agricolo, movimento che organizza la protesta.

La mobilitazione andrà avanti fino a domenica, secondo quanto annunciato: nel weekend sono attesi 400 trattori. Nei giorni scorsi, da Riscatto agricolo era stata paventata la possibilità di ulteriori azioni, come quella di entrare nell’autostrada del Sole, qualora non ci fosse stato un incontro con il ministro Francesco Lollobrigida.

“Un primo passo verso una politica agricola della UE più attenta alle esigenze degli agricoltori”. E’ positiva la reazione del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, all’annuncio della prossima presentazione, da parte della Commissione europea, di una proposta per ridurre gli oneri amministrativi che gravano sui produttori. “Quello del sovraccarico burocratico è uno dei temi prioritari che abbiamo portato all’attenzione delle Istituzioni di Bruxelles”, sottolinea Giansanti. La proposta della Commissione sarà presentata al Consiglio Agricoltura UE in programma, a Bruxelles, il 26 febbraio.

“Nella stessa data – prosegue il presidente di Confagricoltura – si terrà nella capitale belga la nostra assemblea straordinaria. Avremo così l’occasione per esprimerci in tempo reale sulle proposte della Commissione”. “Intanto, continuiamo a lavorare per migliorare la proposta già presentata di deroga alla destinazione non produttiva dei terreni. Occorrono modifiche incisive perché la deroga sia effettivamente operativa in tutti gli Stati membri”, conclude Giansanti.

Intanto l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) ha riscontrato delle violazioni della norma sulle pratiche sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agroalimentare relativamente ai contratti sul latte stipulati con gli allevatori italiani dalla multinazionale francese Lactalis, i cui rappresentanti saranno presto ascoltati al Ministero. La vertenza è stata aperta dalla Coldiretti a settembre.

“Si tratta solo della prima vittoria di una battaglia che sarà lunga e difficile a tutela del reddito delle nostre imprese. E chiediamo che Lactalis paghi anche la differenza agli allevatori danneggiati” ha annunciato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. “Abbiamo iniziato con il latte, ma siamo pronti ad agire su tutte le filiere per impedire altre pratiche sleali contro gli agricoltori”, ha aggiunto. L’iniziativa, ha sottolineato in una nota l’Associazione, è coerente con la mobilitazione a Bruxelles dove la Coldiretti ha manifestato in piazza e presentato il piano “Non è l’Europa che vogliamo” ai principali rappresentanti istituzionali. (Teleborsa) 

Condividi articolo