Trivelle in Adriatico, intesa con il Veneto: sì al tavolo tecnico
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CronacaIn evidenza Sab 12 novembre 2022

Trivelle in Adriatico, intesa con il Veneto: sì al tavolo tecnico

Il Veneto disponibile approfondire dal punto di vista tecnico il tema delle trivelle in Adriatico a largo del Polesine. Trivelle in Adriatico, intesa con il Veneto: sì al tavolo tecnico
Redazione Verità&Affari
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Le trivelle in Adriatico a largo del Veneto

Un tavolo di confronto tra Regione Veneto, Mimit e Mase d’intesa con il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin per “verificare tutti gli aspetti inerenti la problematica delle estrazione”. Nessun ostruzionismo incondizionato, ma la volontà di approfondire dal punto di vista tecnico il tema delle trivelle in Adriatico a largo del Polesine.

Dopo il lascia passare concesso dal decreto Aiuti Quater il ministro Adolfo Urso e il presidente del Veneto Luca Zaia hanno deciso con il ministro dell’Ambiente l’apertura di un tavolo di confronto tecnico tra Regione Mimit e Mase. Nelle scorse ore aveva fatto discutere la contrarietà del governatore del Veneto alla possibilità che le trivelle potessero iniziare a trovare spazio davanti alle coste della sua regione.

Sul tema era intervenuto anche il ministro per le Infrastrutture e leader della Lega (lo stesso partito di Zaia) Matteo Salvini che ha spento le polemiche con un secco “non c’è nulla da convincere. Anche su questo troveremo una soluzione”. Nei piani del governo c’è quello di raddoppiare la produzione dagli attuali pozzi di estrazione di gas per sviluppare un piano di trivelle nell’Adriatico al largo della coste. Gli studi hanno evidenziato l’esistenza di un giacimento comune con la Croazia da cui sarebbe possibile estrarre 70 miliardi di metri cubi in più anni. 

Parallelamente il governo lavora ai rigassificatori di Ravenna in Emilia-Romagna e Piombino in Toscana. Il ministro Pichetto Fratin che ricordato come l’Italia parta “da una condizione di combustibili fossili, utilizziamo ancora il carbone e, con il gas vettore transitorio, tra i fossili è il meno inquinante, dobbiamo passare alla rinnovabili, dunque fotovoltaico, eolico, idrico, e anche la fusione nucleare”.

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