Dopo la Fed anche la Bce alza i tassi d'interesse di 25 punti
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EconomiaIn evidenza Gio 04 maggio 2023

Dopo la Fed anche la Bce alza i tassi d'interesse di 25 punti

Le future decisioni della Bce assicureranno che i tassi ufficiali siano portati a livelli sufficientemente restrittivi Dopo la Fed anche la Bce alza i tassi d'interesse di 25 punti
Emanuele Bonora
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Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

Il rialzo dei tassi d’interesse di Bce e Fed

La Bce alza ancora il costo del denaro di 25 punti base, portando i tassi d’interesse al 3,75%. Una decisione speculare a quella presa dalla Fed ieri, che aveva alzato anch’essa di 25 punti base. 

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“Le prospettive di inflazione continuano ad essere troppo elevate per troppo tempo – si legge nel comunicato di fine vertice -. Alla luce delle continue elevate pressioni inflazionistiche, il Consiglio direttivo ha deciso oggi di aumentare di 25 punti base i tre tassi di interesse. Nel complesso, le informazioni in arrivo supportano ampiamente la valutazione delle prospettive di inflazione a medio termine che il Consiglio direttivo ha formato nella sua precedente riunione. L’inflazione complessiva è diminuita negli ultimi mesi, ma le pressioni sottostanti sui prezzi rimangono forti. Allo stesso tempo, i passati aumenti dei tassi vengono trasmessi con forza alle condizioni finanziarie e monetarie dell’area dell’euro, mentre i ritardi e la forza della trasmissione all’economia reale rimangono incerti”.

Con una certezza: le future decisioni assicureranno che i tassi ufficiali siano portati a livelli sufficientemente restrittivi per conseguire un tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo di medio termine del 2% e saranno mantenuti a tali livelli per tutto il tempo necessario.

La Bce conferma, quindi, il pugno di ferro. Più morbide, invece, le posizioni della Fed. Il presidente Jerome Powell ha fatto sapere che che quello appena varato potrebbe essere l’ultimo ritocco verso l’alto. “Il nostro approccio si baserà sui dati che avremo a disposizione, che consentiranno di determinare le misure più appropriate”, ha detto. 

Perché la Bce deve alzare i tassi

Ma per l’Europa il quadro è più complesso. Da una parte l’inflazione di aprile al 7% è stata leggermente più elevata di marzo. E contemporaneamente c’è stato anche il primo, seppur risicato, rallentamento della “inflazione di fondo”, al 5,6% (cioè l’indice senza energia, alimentari).

Dall’altra il credito bancario nell’eurozona ha mostrato un nuovo peggioramento. Le banche stringono i cordoni della Borsa e la domanda di prestiti sta calando. Ma intanto, al di là dei dati complessivamente positivi sul Pil del primo trimestre, le imprese dell’eurozona non sembrano in forma smagliante.

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