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Economia Gio 19 gennaio 2023

Cassa Centrale Banca, al via la trattativa per il contratto integrativo per 11.600 lavoratori

Partita la trattativa per il contratto integrativo di Cassa Centrale Banca, una delle due holding delle Bcc: riguarda oltre 11.600 lavoratori Cassa Centrale Banca, al via la trattativa per il contratto integrativo per 11.600 lavoratori GIORGIO FRACALOSSI PRESIDENTE CASSA CENTRALE BANCA
Redazione Verità&Affari
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Contratto integrativo Ccb, parte la trattativa: 11.600 lavoratori coinvolti

E’ partita la trattativa per il contratto integrativo di Cassa Centrale Banca, una delle due holding del sistema delle Bcc. Il contratto riguarda oltre 11.600 lavoratori di 68 Bcc e aziende collegate, con 1.500 filiali bancarie sparse in tutto territorio nazionale. 

Le richieste dei sindacati

Il Coordinatore Fabi del Gruppo Ccb Domenico Mazzucchi, a nome di tutte le Organizzazioni Sindacali, ha presentato ai rappresentanti aziendali i contenuti della piattaforma, approvata da oltre il 97% delle lavoratrici e dei lavoratori presenti alle assemblee. Lo riporta un comunicato della Fabi, che si è detta “pronta per iniziare il confronto su tutti i temi: valorizzazione del personale (formazione, sviluppo professionale e valutazione del personale, nuovi profili professionali per nuove attività e nuovi assetti organizzativi, inquadramenti); Valore di Produttività Aziendale; Ticket Pasto, Welfare (lavoro da remoto, diritto alla disconnessione, welfare aggiuntivo, permessi e conciliazione, mutui casa e coperture assicurative); Sistema di Relazioni Sindacali; mobilità territoriale; qualità del lavoro, della vita e salvaguardia della salute e sicurezza (clima aziendale, stress lavoro-correlato, pressioni commerciali, salute e sicurezza)”. Evidenziata anche “la necessità di un rafforzamento delle relazioni industriali attraverso una maggiore informativa e confronto, al fine di gestire attivamente le ricadute del prossimo piano industriale”.

Mandato del cda

La delegazione di Cassa Centrale, riferisce la Fabi, ha rappresentato la necessità di ricevere uno specifico mandato dal cda prima di entrare nel merito delle richieste. Subito dopo si è resa disponibile a fissare un calendario di incontri. “Un momento importante che sancisce l’avvio del tavolo di confronto che impegnerà le organizzazioni sindacali al fine di giungere a una definizione positiva. Nonché ad una declinazione puntuale delle materie presenti in piattaforma. Dopo il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Credito Cooperativo dello scorso 11 giugno è giunto il momento di definire gli strumenti – di gruppo – per tutelare al meglio tutte le lavoratrici e i lavoratori sotto il profilo economico e normativo che in questi anni hanno contribuito agli ottimi e soddisfacenti risultati ottenuti da Cassa Centrale. In primis sarà necessario affrontare e definire la nuova formula del Valore di Produttività da applicare dall’esercizio 2023 così da non perdere i benefici della detassazione”, conclude la nota della Fabi.

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