Fed, Beige Book: frena crescita prezzi in vari distretti
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EconomiaIn evidenza Gio 01 giugno 2023

Fed, Beige Book: frena la crescita dei prezzi in vari distretti

Negli Stati Uniti si registra un rallentamento nell'economia. Gli investitori sperano in un allentamento della politica monetaria della Fed Fed, Beige Book: frena la crescita dei prezzi in vari distretti
Redazione Verità&Affari
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Fed, Beige Book: frena crescita prezzi in vari distretti 

Le aspettative di crescita si sono leggermente deteriorate. Lo afferma la Federal Reserve, nel Beige Book, il consueto rapporto sullo stato dell’economia americana che farà da base alle prossime decisioni di politica monetaria.L’occupazione è aumentata più lentamente – sottolinea la Fed – precisando come gli aumenti dei prezzi sono rallentati in diversi distretti. Per gli investitori lo scenario lascia ben sperare su un allentamento della politica monetaria statunitense dopo l’intesa raggiunta sul debito americano. 

A maggio la Fed ha aumentato di nuovo i tassi di interesse

L’incremento del costo del denaro è stato di 25 punti base, portando i saggi al 5,00-5,25%. Al tempo stesso ha però precisato di essere disposta a porre un freno ai rialzi a condizione che l’inflazione continui a scendere e che il mercato del lavoro si stabilizzi. Questa posizione indica un chiaro cambiamento di strategia nella lotta all’inflazione.

Le banche centrali degli altri Paesi sviluppati si trovano ad affrontare uno scenario analogo. La Bce e la Banca d’Inghilterra, che hanno anch’esse aumentato i tassi a maggio, potrebbero proseguire con i rialzi a giugno e anche luglio,  sono vicine ai loro rispettivi obiettivi del 3,75% e del 4,75%. Sono però intenzionate ad allentare la stretta  solo se l’inflazione core (esclusi i prezzi dell’energia e dei generi alimentari) diminuisce. La sfiammata dei prezzi non è però affatto scontata

Nei Paesi emergenti, i rialzi dei tassi sono iniziati ancor prima rispetto agli Stati Uniti e all’Eurozona. L’America Latina è quasi alla fine del ciclo di rialzi e l’Asia è a un buon punto, anche se l’inflazione core è ancora un rischio in alcuni paesi. In tutte le regioni, ad eccezione di Cina e Giappone dove la politica monetaria resta accomodante, gli aumenti dei tassi di interesse si stanno gradualmente esaurendo.Tuttavia, dopo la pandemia e la crisi energetica, sta emergendo un nuovo fattore di rischio.

Sullo sfondo resta il rischio crisi bancaria legata al rallentamento dell’economia

Le banche centrali hanno separato la gestione della crisi bancaria dalla più semplice lotta all’inflazione. Le loro iniezioni di liquidità a intermittenza e il consolidamento forzato del settore hanno tenuto in qualche modo sotto controllo la crisi bancaria mentre andava vanti il rialzo dei tassi. Tuttavia, resta l’incertezza sia sul fronte della salute del sistema bancario americxano dopo la crisi della Silcon Valley.

Intanto la domanda di prestiti da parte delle imprese nell’area dell’euro e negli Stati Uniti è crollata, con una contrazione dell’offerta e condizioni di finanziamento più rigide, che probabilmente rimarranno tali anche nei prossimi trimestri. Le aziende stanno accusando il colpo del rincaro del costo del denaro e il rischio di un inremento deu crediti inesibibili è dietro l’angolo. Con un impatto anche sui bilancio degli istituti di credito.
(Foto: @ Shutterstock)

(Teleborsa) –

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