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AperturaEconomia Gio 29 febbraio 2024

Materie prime: proteggere gli approvvigionamenti e diversificare. L'analisi dei Servizi

Le materie prime continuano a costituire l’input fondamentale dei processi produttivi, scrive la nostra intelligence nella relazione al Parlamento Materie prime: proteggere gli approvvigionamenti e diversificare. L'analisi dei Servizi
Redazione Verità&Affari
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“In un contesto nel quale l’attenzione è spesso focalizzata sulla progressiva espansione, soprattutto nelle economie più avanzate, del ruolo dei servizi nella generazione di valore aggiunto, le materie prime continuano a costituire l’input fondamentale dei processi produttivi”. La Relazione annuale dei servizi d’intelligence al Parlamento, pubblicata ieri, dedica un intero capitolo alle materie prime. Gli esempi recenti sono estremamente significativi: dalla dipendenza dal gas russo al momento dell’invasione dell’Ucraina fino alla crisi del commercio globale innescata dagli attacchi ai mercatili in transito nel Mar Rosso. Senza contare le tensioni commerciali con la Cina in settori chiave come i semiconduttori o il litio per le batterie. Tutela degli approvvigionamenti, diversificazione delle filiere di produzione, trasporto e trasformazione, evoluzione tecnologica finalizzata all’utilizzo di materie prime diverse da quelle attuali sono le chiavi individuate dai nostri servizi per evitare potenziali crisi, dai riflessi potenzialmente devastanti sul sistema produttivo. 

Le dinamiche della domanda

“Sebbene l’evoluzione tecnologica – è scritto nella relazione – comporti cambiamenti nella domanda delle singole merci, si pensi al progressivo abbandono del carbone in Occidente, o alla crescita del fabbisogno mondiale di metalli impiegati per sostenere la transizione energetica, si tratta di fenomeni incrementali, che dispiegano i propri effetti su scale temporali pluri-decennali, determinando una relativa stabilità nelle dinamiche di approvvigionamento. Di conseguenza, le materie prime energetiche fossili (petrolio, gas e carbone), come pure quelle di base per le attività industriali (quali ammoniaca, plastiche, acciai) e anche quelle alimentari non solo rimangono centrali per il funzionamento delle economie avanzate, ma conoscono anche una continua espansione a livello globale in ragione del costante aumento della popolazione e del progressivo miglioramento degli standard medi di vita”.

Limitare la vulnerabilità

“Nel complesso, l’approvvigionamento di materie prime, benché con gradi diversi, espone ogni sistema economico a fattori largamente fuori dalla possibilità di essere direttamente controllati dai decisori politici nazionali, determinando la necessità di adottare, a fronte di un contesto geopolitico in costante evoluzione, contromisure finalizzate a limitare le vulnerabilità derivanti dalla dipendenza dai mercati internazionali. Le principali strategie di mitigazione dei rischi, la cui implementazione risulta efficace soprattutto quando si inserisce in uno sforzo coordinato tra Paesi politicamente affini, sono finalizzate a incrementare la diversificazione geografica delle filiere di produzione, trasporto e trasformazione delle materie prime, al fine di ridurre la capacità degli attori coinvolti di influenzare il funzionamento del mercato, nonché, in uno scenario ottimale, di favorire lo sviluppo di filiere di approvvigionamento distribuite tra sistemi economici non potenzialmente ostili”.

Tecnologia e innovazione per ridurre la dipendenza 

“Un’altra linea d’azione cruciale, soprattutto per le materie prime (incluse le terre rare) sempre più necessarie al fine di consentire la transizione energetica, è quella di sostenere lo sviluppo di soluzioni tecnologiche e processi industriali innovativi che consentano, a parità di uso finale, di impiegare materie prime diverse da quelle attualmente più usate, come nel caso della realizzazione di batterie elettriche senza l’impiego del litio. La ricerca di tecnologie avanzate mira anche ad accrescere, per molte filiere industriali, la capacità di utilizzare come input dei processi produttivi materie prime derivanti dal riciclo, per finalità anzitutto di sicurezza degli approvvigionamenti, oltre che ambientali. Nell’attuale contesto internazionale, le dinamiche relative ai mercati delle materie prime appaiono dunque destinate a mantenere un ruolo centrale nella sicurezza economica”,

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