Enel, il conflitto del super avvocato romano prima del voto
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AperturaEnergia Mer 03 maggio 2023

Enel, il conflitto del super avvocato romano prima del voto

Doppio ruolo per il super avvocato romano: al fondo che contesta Scaroni ha fornito un parere sulle regole per il rinnovo del board Enel, il conflitto del super avvocato romano prima del voto
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Tra Scaroni e Covalis: il doppio ruolo di Zoppini per Enel

Il super avvocato romano Andrea Zoppini, autore di parere legale sulla indipendenza di Paolo Scaroni per Enel e di un esposto in Consob sulla diffusione delle indicazioni di voto del proxy advisor Frontis, è stato anche il consulente di Covalis. Ovvero, del fondo che ha presentato una lista alternativa al Mef contestando proprio l’indicazione di Scaroni alla presidenza. E la consulenza è relativa, anche in questo caso, alla partita per Enel.

Le quattro risposte per Covalis

Per conto di Covalis, secondo quanto ricostruito da Verità & Affari, Zoppini ha risposto a quattro quesiti. Relativi alla composizione delle liste, ai vincoli per gli accordi tra investitori, alle norme che regolano la ripartizione dei consiglieri tra le varie liste e ai limiti imposti dalla normativa sul golden power. Rispondendo al quesito sulla ripartizione dei consiglieri, il parere simula tre scenari sulla base dello statuto di Enel. Nel primo scenario, la lista del Tesoro, che indica Scaroni come presidente e Flavio Cattaneo come ad, prende sei consiglieri contro i due di Assogestioni e uno di Covalis. Nello scenario intermedio i consiglieri sono 5 al Tesoro, 3 ad Assogestioni e uno alla lista Covalis. Nell’ultimo scenario, che prevede il voto in massa dei fondi internazionali per la lista di Covalis, il Tesoro prende 2 posti, 1 Assogestioni e 6 Covalis. 

E quelle sull’indipendenza di Scaroni

Il parere di Zoppini, di fine marzo, spiega anche che eventuali accordi tra i fondi d’investimento per convergere sulla lista Covalis sono in conflitto con la previsione dello statuto di Enel. Che impone un tetto al 3% dei diritti di voto e potrebbe portare alla sterilizzazione a questa soglia di accordi per quote di capitale superiori. 

Il parere sulla indipendenza di Scaroni nasce dal fatto che il manager è indicato come “non indipendente” nella lista del Tesoro. Questo può essere un vincolo per molti fondi internazionali, che non possono per regolamento votare candidati non indipendenti. Ma soprattutto per Assogestioni, che solidamente raccoglie i voti dei fondi italiani. I cui candidati al cda, se eletti, si troverebbero a dover votare un candidato non indipendente per la presidenza. 

L’esposto alla Consob

Se a commissionare il parere su Scaroni è stato, secondo fonti di stampa, lo stesso manager, resta il dubbio su chi sia il cliente del noto avvocato per l’esposto in Consob. In questo caso, si chiede alla Commissione di accertare le modalità di diffusione del report di Frontis, il più netto di tutti nel consigliare il voto per la lista di Covalis. Tanto Covalis che il Mef hanno smentito di aver promosso l’esposto. Il proxy advisor ha invece fatto una parziale retromarcia dopo la diffusione del report. La tensione sul rinnovo del board di Enel è confermata dal fatto che i tre principali proxy advisor non hanno raggiunto conclusioni unanimi. Iss ha indicato di votare la lista Assogestioni per il board ma Scaroni per la presidenza. Mentre Glass Lewis ha scritto di votare sì Assogestioni, ma con l’indicazione di Mazzucchelli (lista Covalis) per la presidenza.

Oggi il termine per registrarsi al voto

I pareri dei proxy vengono commissionati dai fondi per fornire indicazioni di voto alle assemblee delle società quotate. Generalmente, le indicazioni vengono poi seguite al momento del voto. Il fatto che le indicazioni sia così discordanti tra loro lascia aperta la battaglia in vista dell’assemblea del 10 maggio prossimo.

Oggi 3 maggio intanto scade il termine per i fondi per registrarsi al voto in vista dell’assemblea. Una volta registrati è possibile modificare il proprio voto, mentre la mancata registrazione entro oggi rende impossibile votare. 

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