Fotovoltaico, dopo il Superbonus punta sulle Comunità energetiche
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EnergiaPrimo piano Sab 13 aprile 2024

Fotovoltaico, dopo il Superbonus punta sulle Comunità energetiche

Un effetto positivo del Superbonus è stato l'aumento degli impianti fotovoltaici. Più 57% in tre anni con un incremento della potenza. Fotovoltaico, dopo il Superbonus punta sulle Comunità energetiche ENI ENERGIA SOLARE GREENIMPIANTO FOTOVOLTAICOPANNELLI SOLARI
Maddalena Camera
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Maddalena Camera
Un effetto positivo del Superbonus è stato l’aumento degli impianti fotovoltaici installati. Più  57% in tre anni con un incremento della potenza generata pari al 34% arrivata a 30.280 Megawatt. Un fatto importante per il sistema paese dato che questa energia, oltre a essere verde, viene immessa in rete e contribuisce ad abbassare il prezzo del Pun, che è il riferimento per il costo al Kilowatt dell’energia elettrica. Questo avviene perchè nella fascia oraria tra le 11 e le 14 il prezzo dell’energia scende. Al momento però c’è soltanto un gestore elettrico, Tate che fa riferimento ad Eni, che tariffa i consumi seguendo le diverse fasce orarie di prezzo.  Una operazione possibile per  tutti gli utenti che hanno un contatore 2G, ossia di ultima generazione che riesce ad aggiornare i consumi effettivi ogni 15 minuti.

Cosa aveva spinto il settore

Il grande boom del fotovoltaico era arrivato, oltre alle generose sovvenzioni che derivavano dal Superbonus, che comunque non potevano coprire tutti i costi di installazione, anche dall’improvvisa impennata del prezzo dell’energia elettrica che ad agosto 2022 era arrivato a 0,6 euro a Kw mentre oggi è pari a 0,09 euro. Un discesa drastica che ha ovviamente reso molto meno conveniente l’installazione di un impianto fotovoltaico che comunque, per 3Kw di potenza con batteria costa sempre intorno ai 10-11mila euro suscettibili comunque di detrazione fiscale al 50% in 10 anni. Certo il fotovoltaico ha dei limiti dato che la produzione è legata all’irraggiamento solare ma la crescita di pannelli installati è cresciuta in tutto il mondo. Secondo Bloomberg  si è passati da 182 a 367 Gw con una crescita del 101%, mentre una stima ottimistica valuta un incremento pari al 159% fino a 417 Gw nel 2023, per arrivare fino a un picco di 563 GW nel 2025, con un incremento del 209%.
 

I prezzi per l’istallazione e la componentistica

 
“Non c’è dubbio che la mancanza del Superbonus e la decrescita del prezzo dell’energia ha rallentato lo sviluppo del fotovoltaico- ha spiegato Alessandro Villa amministratore delegato di Elmec Solar- ma stiamo assistendo a un rinnovato interesse da parte delle famiglie anche perchè, rispetto ai tempi del Superbonus, i prezzi della componentistica sono scesi. Per le famiglie, considerando comunque la detrazione del 50%, il costo dell’impianto si può ammortizzare in 5-6 anni. Noi montiamo pannelli solari SuperSolar che sono garantiti 40 anni mentre le batterie sono garantite per 20mila cicli che vuol dire circa 10 anni”.

La possibilità della Comunità energetiche

Un discorso a parte meritano le comunità energetiche. Il decreto attuativo è stato pubblicato da poco e solo pochi giorni fa il portale del Gse ha reso possibile la registrazione. “Riteniamo che ci sarà grande interesse per i comuni sotto i 5mila abitanti che avranno importanti contributi da distribuire a chi partecipa – continua Villa – purtroppo la realizzazione delle comunità energetica è molto complessa perchè implica la partecipazione di notai e commercialisti per stilare lo statuto. In Italia ci sono già 8-10 progetti pilota comunità energetica  e molte pubbliche amministrazioni si sono già mosse. Il limite massimo è 1 Mw  di produzione che vuol dire poter alimentare circa 2500 famiglie ma per la realizzazione c’è una complessità reale legata ad aspetti tecnici e burocratici”.
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