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AperturaEnergia Mar 17 ottobre 2023

Gas, l'Italia preme con l'Ue per la proroga del price cap con le tensioni in Medio Oriente

Il ministro Pichetto al consiglio europeo per l'energia: c'è preoccupazione, monitoriamo la situazione giorno per giorno Gas, l'Italia preme con l'Ue per la proroga del price cap con le tensioni in Medio Oriente
Redazione Verità&Affari
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Gas, l’Italia preme per la proroga del price cap

L’Italia ha chiesto formalmente al Consiglio Ue la proroga del price cap al gas, in scadenza a dicembre, a fronte delle preoccupazioni per l’andamento dei prezzi dell’energia in seguito alla crisi di Gaza. La richiesta è arrivata dal ministro dell’energia, Gilberto Pichetto, nel corso della riunione del Consiglio europeo. “C’è attenzione elevata ai prezzi dell’energia in questa fase, monitoriamo giorno per giorno la situazione con un po’ di preoccupazione”, ha detto il ministro a margine della riunione del Consiglio energia. Nella riunione, i ministri cercano di sbloccare i negoziati sulla riforma del mercato dell’elettricità sui quali pesano le divergenze tra Francia e Germania sul sostegno al nucleare.

Intesa fondamentale

Sulla riforma del mercato elettrico Pichetto ha indicato, nell’intervento al Consiglio, che trovare un’intesa è fondamentale. L’Italia segnala tra gli elementi positivi della proposta il rafforzamento degli strumenti di lungo termine, contratti per differenza e contratti di acquisti di energia, per fornire gli adeguati segnali di prezzo per lo sviluppo di nuovi impianti, rinnovabili e nucleari. Poi il focus sugli strumenti dedicati allo sviluppo della necessaria capacità flessibile, quale quella di accumulo di grandi dimensioni; il riconoscimento del ruolo strutturale dei meccanismi di capacità per l’adeguatezza, per il quale l’Italia però chiede una semplificazione delle procedure di aggiornamento.

Mantenere la parità di condizioni del mercato

Per quanto riguarda i contratti per differenza come via per il sostegno agli investimenti in estensione della vita utile per la capacità esistente, Pichetto ha segnalato che l’Italia con altri stati membri ha presentato proposte per stimolare i necessari investimenti senza alcuna discriminazione tra tecnologie; mantenere parità di condizioni di mercato per le imprese esposte alla competizione internazionale.

L’Italia ritiene che queste opzioni indichino soluzioni efficaci attuabili quali: assicurare un principio di proporzionalità della capacità contrattualizzata oppure limitare la distribuzione di eventuali entrate alle imprese (ma non al settore residenziale) in modo da evitare potenziali squilibri. Oppure ancora garantire che il prezzo di contrattualizzazione sia definito in modo competitivo. In particolare, sostiene Pichetto, la proposta di un limite alla redistribuzione alle imprese in caso di meccanismi di contrattualizzazione non competitivi, “può rendere la proposta della presidenza della Ue più robusta e accettabile”.

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