Corona inglese in ristrettezze, Carlo risparmia sulla sua cerimonia
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Europa Lun 10 ottobre 2022

La Corona inglese è in ristrettezze, Carlo risparmia sulla sua cerimonia

Stavolta niente ermellini, gioielli e lingotti. Chissà se il re ci aveva già pensato mentre Liz Truss annunciava di tagliare le tasse La Corona inglese è in ristrettezze, Carlo risparmia sulla sua cerimonia IL FERETRO DELLA REGINA ELISABETTA D'INGHILTERRA ARRIVA A WESTMINSTER HALL. RE CARLO III, PRINCIPESSA ANNA, ANDREA DUCA DI YORK, EDOARDO CONTE DI WESSEX
Marco Vassallo
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Marco Vassallo

Carlo III taglia le spese per l’incoronazione

Stavolta niente ermellini, gioielli e lingotti. Chissà se il re ci aveva già pensato mentre Liz Truss annunciava di tagliare le tasse ai ricchi (salvo poi fare marcia indietro). Fatto sta che il taglio delle spese lo farà proprio sua maestà Carlo III. Pare che il neo sovrano del Regno Unito abbia previsto un budget limitato per la sua incoronazione, che avverrà probabilmente nel giugno 2023. L’evento, insomma, è lontano ma la notizia corre e non fa proprio felici proprio tutti sudditi di sua maestà. Soprattutto quelli più affezionati alla storia.

Sarà una cerimonia più intima

I media britannici parlano di una cerimonia senza fronzoli, in linea con lo stile monarchico che tanto piace al re. Per capirci, senza troppe ostentazioni. Soprattutto se la si confronta con quella storica del 1953, quando fu incoronata Elisabetta II e vennero spesi 4 milioni di dollari. Così il risultato, in primis, sarà di una durata ridotta dalle 3 a un’ora. Per accorciare il tempo verranno tagliati i pomposi e desueti rituali reali. Ma a calare sarà pure il numero di invitati. Se nel 1953, infatti, c’erano 8 mila persone nell’Abbazia di Westminster, questa volta ce ne saranno massimo 2 mila, dai quali saranno esclusi vari lord e politici. Escluso pure il tradizionale omaggio dei lingotti d’oro, considerato inappropriato in questo momento di crisi economica.

Il cambio di dress code

Una cerimonia ridotta all’osso, insomma. Con un cambio che avverrà anche nel dress code. Se per la cerimonia precedente gli invitati dovevano indossare i calzoni al ginocchio in stile Tudor, e le tradizionali stole di ermellino, l’estate prossima ci si accontenterà di un meno pittoresco e più sobrio giacca e cravatta. E non ci saranno nemmeno le sedie rivestite di velluto, sostituite da modelli normali.

La protesta degli storici

Se il risparmio può essere visto come un segno di rispetto per la popolazione che sconta e sconterà gli effetti della crisi, alcuni storici temono che si mandi il messaggio di una monarchia in saldo. “Le incoronazioni avvengono una volta in ogni generazione – ha commentato Andrew Roberts, il biografo di Churchill -. Se questa è vista come una cerimonia fatta in economia, sarà un boomerang. Questa è l’occasione per rappresentare il popolo e la nazione sul palcoscenico globale: sarebbe molto triste se venisse sprecata”.

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