La rivelazione nei verbali della Bce: vicini al livello di picco
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EuropaPrimo piano Gio 13 luglio 2023

La rivelazione nei verbali della Bce: vicini al livello di picco

Dalla discussione tra i banchieri è emerso che "l'accento è stato posto sulla necessità di essere sufficientemente restrittivi e persistenti" La rivelazione nei verbali della Bce: vicini al livello di picco
Redazione Verità&Affari
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Un “consenso molto ampio” del Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha sostenuto l’aumento dei tassi di 25 punti base proposto dal capo economista Philip Lane nell’ultimo meeting, mentre inizialmente è stata anche espressa una preferenza per l’aumento dei tassi di interesse di riferimento della BCE di 50 punti base in considerazione del “rischio che l’inflazione elevata diventi più persistente“. È quanto emerso dai verbali della riunione della BCE del 14-15 giugno, in cui in banchieri centrali dell’eurozona hanno deciso di aumentare i tassi di interesse di 25 punti base.

“L’accento è stato posto sul merito di attenersi a un approccio dipendente dai dati, riunione per riunione, in un ambiente incerto, in particolare poiché i tassi si stavano avvicinando a un possibile livello di picco“, viene sottolineato. Dalla discussione tra i banchieri, è emerso che “l’accento è stato posto sulla necessità di essere sufficientemente restrittivi e persistenti nell’inasprimento della politica monetaria ed è stato ritenuto “essenziale comunicare che la politica monetaria ha ancora più terreno da percorrere per riportare l’inflazione all’obiettivo in modo tempestivo”.

La fine dei reinvestimenti

È prevalso anche un “consenso molto ampio” a favore della conferma della fine dei reinvestimenti in APP a partire da luglio, come proposto da Lane, sebbene sia stata espressa anche la preferenza per il rinvio della decisione a data da destinarsi, dopo la valutazione degli effetti dei rimborsi TLTRO III di giugno sulla liquidità delle banche.

In un altro passaggio, viene evidenziato che “è stato osservato che, mentre il Consiglio direttivo potrebbe aver bisogno di continuare con ulteriori misure sui tassi di interesse, dovrebbe anche essere pronto a interrompere l’aumento dei tassi se richiesto dai dati e dal giudizio”. “Entro luglio, e ancora di più entro settembre“, saranno disponibili nuove informazioni che consentiranno al Consiglio direttivo di aggiornare la propria valutazione delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione sottostante e della forza della trasmissione monetaria. (Teleborsa) 

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