L'Inps passa al setaccio i pensionati all'estero
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AperturaFamiglie Mer 22 novembre 2023

L'Inps passa al setaccio i pensionati all'estero

Parte la verifica sull'esistenza in vita in giro per il mondo. Se ne occuperà Citibank. L'Inps si appoggerà anche a Western Union L'Inps passa al setaccio i pensionati all'estero ANZIANI PENSIONATI
Redazione Verità&Affari
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Al via il processo di accertamento dell’esistenza in vita, per gli anni 2024 e 2025, dei pensionati che riscuotono all’estero. L’Istituto nazionale di previdenza sociale ha deciso di effettuare le verifiche per evitare che continuino ad essere versate pensioni a connazionali ormai scomparsi da tempo. Cosa che peraltro non sarebbe una novità. Per realizzare questa operazione verità, l’Inps ha pensato bene di avvalersi di due partner d’eccezione di profilo internazionale: Citibank e Western Union

L’istituto di previdenza ha deciso di articolare la verifica in due fasi

“La prima, riferita all’anno 2024, che si svolgerà da marzo a luglio 2024, riguarderà i pensionati residenti in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi” spiega una nota. Ad occuparsi della faccenda per conto dell’Inps la banca Citibank che, come precisa la nota “curerà la spedizione delle richieste di attestazione dell’esistenza in vita a partire dal 20 marzo 2024 e i pensionati dovranno far pervenire le attestazioni entro il 18 luglio 2024”.

“Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta – spiega l’Inps – il pagamento della rata di agosto 2024, laddove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 agosto 2024, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di settembre 2024.

Il secondo step

La seconda fase della verifica, che si svolgerà da settembre 2024 a gennaio 2025, riguarderà i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania. Le comunicazioni saranno inviate ai pensionati a partire dal 20 settembre 2024 e i pensionati dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro il 18 gennaio 2025.

“Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, il pagamento della rata di febbraio 2025, laddove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 febbraio 2025, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di marzo 2025″, conclude la nota.

Non si tratta di noccioline 

L’Inps paga pensioni all’estero in circa 165 Paesi. A gennaio 2022 le pensioni pagate all’estero sono state oltre 317mila, per un importo complessivo di circa 1.435 milioni di euro. Le pensioni versate all’estero rappresentano il 2,4% del totale delle pensioni erogate dall’Istituto. Il pagamento può essere sia in regime di totalizzazione internazionale (pensioni in regime internazionale) che pensioni liquidate sulla base di sola contribuzione italiana (pensioni in regime nazionale). Le pensioni in regime internazionale sono circa 697mila, di cui il 37% pagate all’estero per un importo di poco meno di 509 milioni di euro.

(Teleborsa) 

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