Mutui, scade a giugno fondo garanzia destinato agli under 36 - V&A
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ApprofondimentiFamiglie Mar 20 giugno 2023

Mutui prima casa, scade a giugno il fondo garanzia destinato agli under 36

Se non verrà proporogato il fondo di garanzia per i mutui prima casa dedicati agli under 36 scadrà alla fine di giugno Mutui prima casa, scade a giugno il fondo garanzia destinato agli under 36 Prestiti e mutui
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Mutui prima casa, scade a giugno il fondo garanzia destinato agli under 36

Scadrà a fine giugno il fondo con garanzia all’80% dei mutui prima casa destinati ai giovani. Se la misura non verrà rinnovata, il fondo tornerà alla sua versione originale, quindi con garanzia al 50%. Questo potrebbe avere un impatto sui mutui 100% offerti dalle banche agli under 36, nati proprio in funzione della garanzia “estesa” all’80% in scadenza.

Da sottolineare che, quando è stata introdotta, la misura ha consentito a numerosi under 36 di accedere a condizioni vantaggiose alla sottoscrizione del mutuo prima casa tanto. Secondo l’analisi del sito di comparazione online Facile.it nel primo semestre 2021 i richiedenti con meno di 36 anni rappresentavano il 43,4% delle richieste totali di mutui prima casa mentre tra gennaio e maggio 2023 questo valore ha raggiunto 51,3%.

«Se il governo non dovesse estendere nuovamente la validità dell’agevolazione a favore dei giovani mutuatari, bisognerà attendere di capire come si comporteranno gli istituti di credito – dicono gli esperti di Facile.it – Il venir meno di questa opportunità sarebbe preoccupante e a soffrirne sarebbero proprio i ragazzi, soprattutto in una fase economica così delicata.  Lo strumento infatti è stato molto importante per gli under 36 in quanto ha dato loro concrete e maggiori possibilità di acquistare una casa, sostenendo di conseguenza anche il mercato immobiliare».

Nuovi rincari sulla rata dei mutuo

Intanto il nuovo rialzo dei tassi operato e metà giugno dalla Banca centrale europea di 25 punti base ha portato il tasso di riferimento al 4%, il tasso sui depositi delle banche presso la Bce (Euribor) al 3,50% e quello per la lending facility al 4,25%. Il risultato è stato un rincaro della rata dei mutui che ha portato l’aggravio complessivo a quasi +275 euro rispetto all’inizio dello scorso anno (+60%). Inoltre già si prospetta un nuovo aumento a luglio e quindi, secondo le aspettative di mercato, il picco dell’Euribor verrà raggiunto a settembre prossimo.

Per l’analisi  dei costi del mutuo Facile.it ha preso in esame un finanziamento a tasso variabile da 126mila  euro con piano di restituzione in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022.  Considerando dunque  un tasso di partenza a gennaio 2022 pari a 0,67%, corrispondente ad una rata mensile di 456 euro, a seguito delle decisioni della Bce, lo stesso all’inizio di  giugno 2023 è arrivato al 4,67% portando la rata del medesimo mutuo a 713 euro. La rata, con l’ulteriore rialzo di metà giugno dello 0,25%, è arrivata a 731 euro, il 60% in più rispetto a quella iniziale.

Picco dell’Euribor a settembre

Guardando alle aspettative di mercato gli esperti prevedono che l’Euribor a 3 mesi raggiungerà il suo picco a settembre 2023 arrivando al 3,84%. Se queste previsioni fossero corrette, il tasso del mutuo medio preso in esame sfiorerebbe il 5,10%, con una rata di circa 743 euro, ovvero oltre 285 euro in più rispetto a quella di gennaio 2022.

Dopo settembre però, sempre secondo le aspettative, il trend dei tassi di interesse dovrebbe invertirsi e iniziare a calare tanto è vero che le quotazioni di giugno 2024 stimano l’Euribor a 3 mesi intorno al 3,42%.

 

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