Benetton interessati alla catena di ristoranti e macellerie Mannarino
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Finanza Mar 26 luglio 2022

I Benetton interessati alla catena di ristoranti e macellerie Mannarino

Macelleria con cucina. Questo è Il Mannarino, una catena di macellerie e ristoranti a cui è interessato Alessandro Benetton I Benetton interessati alla catena di ristoranti e macellerie Mannarino
Redazione Verità&Affari
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Nuovi soci per Mannarino

Macelleria con cucina, ristorante, luogo di incontro, risate e buon cibo. Questo è Il Mannarino, una catena di macellerie e ristoranti che propone un brand originale e di successo diffuso a Milano, Arcore, Brescia. Fondata tre anni fa da Gianmarco Venuto e Filippo Sironi, ha chiuso il 2021 con 7 milioni di fatturato e punta nel 2022 a raggiungere i 15 milioni.

Venuto e Sironi sono azionisti, il primo con il 30%, il secondo con il 20% e il restante 50% è posseduto da SF srl. È arrivato il momento di allargare la compagine sociale a un partner finanziario. Un paio di investitori si sono fatti avanti, entrambi di standing: Aksìa, delle più solide realtà del private equity italian e 21 Invest, la società di investimenti creata da Alessandro Benetton.

Il successo di Mannarino

Il format di successo del Mannarino attrae, esso si distingue per l’innovativo approccio multicanale: i clienti possono infatti acquistare i prodotti al banco delle quattro macellerie di quartiere, ordinare sull’e-commerce, o gustarli direttamente nei ristoranti dell’insegna. I piatti più amati? Senza dubbio le bombette ma anche le polpette al sugo e la tagliata de Il Mannarino, da ordinare al ristorante o a casa, naturalmente seguendo i consigli del proprio “mannarino” di fiducia.

Le dimissioni dell’amministratore

Sul piano societario è stata ricucita una crisi al vertice. Il 30 maggio presso la sede sociale di via Castelfidardo a Monza, si è tenuta l’assemblea che ha preso atto delle dimissioni dell’amministratore unico Filippo Sironi. «Non comprendendo il compenso attualmente percepito – si legge nel verbale che riporta l’intervento di Sironi – e la previsione di un trattamento di fine mandato, ha rassegnato le dimissioni in data odierna (30 maggio, ndr) anche in ragione dell’aumentato carico di responsabilità e del crescente impegno profuso per la società».

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