Orcel silura il manager: che cosa sta succedendo in Unicredit
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FinanzaUnicredit Gio 07 luglio 2022

Orcel silura il manager: che cosa sta succedendo in Unicredit

Cambio repentino nelle prime linee di Unicredit, con Andrea Orcel che prende le deleghe anche per l’Italia e Niccolò Ubertalli Orcel silura il manager: che cosa sta succedendo in Unicredit
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

A Orcel le deleghe per l’Italia di Unicredit

Cambio repentino nelle prime linee di Unicredit, con Andrea Orcel che prende le deleghe anche per l’Italia e Niccolò Ubertalli, fino a ieri mattina a capo delle attività in Italia, che lascia il gruppo «con effetto immediato». L’annuncio è arrivato ieri mattina, al termine di un cda che ha deciso la redistribuzione delle deleghe all’ad e l’incarico di vice della divisone Italia a Remo Taricani.

L’addio di Ubertalli

Ubertalli lascia bruscamente il gruppo dopo essere stato per quattordici mesi a capo dell’Italia e aver ricoperto in precedenza vari ruoli nel Sud Europa. A chiamare Ubertalli a capo della divisione italiana era stato proprio Orcel, che poco dopo il suo arrivo in piazza Gae Aulenti, nel maggio scorso, aveva riorganizzato le prima linea di manager a suo diretto riporto. Due mesi dopo, in luglio, la decisione di ripristinare per l’Italia una divisione propria, dotata di più ampia autonomia. Struttura che era stata eliminata da Jean Pierre Mustier, che aveva a sua volta privilegiato una organizzazione su base funzionale per le attività italiane, a riporto delle strutture della holding.

I dissidi con Orcel

A far decidere per la riorganizzazione, secondo quanto ricostruito, una serie di dissidi nella implementazione del piano di Orcel per quanto riguarda le attività italiane. Dissidi giudicati «non più sanabili», si spiega, che hanno fatto propendere per l’uscita del manager. A dare l’annuncio della riorganizzazione, una lunga lettera ai dipendenti italiani pubblicata dopo il cda che ha varato la riorganizzazione. «Nel 2021 abbiamo preso la decisione di rendere l’Italia un business autonomo – si legge nella lettera, firmata «Pier Carlo (il presidente Padoan, ndr.) & Andrea» -, a conferma della fondamentale importanza che l’Italia ricopre all’interno del nostro gruppo, per garantirle una propria identità e lo spazio necessario per crescere e raccogliere il merito dei propri successi».

Il piano di Orcel per Unicredit

La decisione è stata poi confermata con il piano di Orcel, UniCredit Unlocked, la cui implementazione in Italia «viene confermata». La prossima fase di UniCredit Unlocked, è scritto ancora nella lettera, «ci vede pronti a rafforzare la presenza dell’Italia a livello di gruppo, permettendole di muoversi più velocemente nel suo processo di trasformazione e nella realizzazione delle nostre ambizioni, pur in un contesto che sappiamo essere volatile. Per questo il consiglio di amministrazione ha deciso di assegnare all’ad di gruppo il ruolo di Head of Italy».

«Il successo dell’Italia – prosegue – è fondamentale per quello del nostro gruppo così come è essenziale un loro allineamento reciproco. Lo spostamento del business italiano sotto la diretta responsabilità dell’ad renderà più efficace tale allineamento e consentirà di accelerare l’esecuzione del nostro piano strategico. Remo Taricani aiuterà l’adin questa missione, assumendo il ruolo di Deputy Head of Italy e guidando le attività quotidiane del business sotto la sua supervisione».

Viene confermata la prima di manager dell’Italia. «L’attuale team manageriale e i responsabili regionali – Luisella Altare, Annalisa Areni, Marco Bortoletti, Andrea Burchi, Roberto Fiorini, Paola Garibotti, Salvatore Malandrino – sono i cardini del nostro business italiano e manterranno il loro ruolo, continuando a guidare il business e a servire i clienti come hanno fatto finora con successo».

Il ruolo di Ubertalli

Quanto a Ubertalli, «cederà quindi le sue attività con effetto immediato. Vogliamo ringraziarlo per il suo contributo alla crescita di UniCredit con i ruoli ricoperti in Est Europa e come Head of Italy. Gli auguriamo pertanto tutto il meglio per il futuro». La riorganizzazione varata «non avrà alcun impatto sui livelli di occupazione, al contrario, è stata presa con la volontà di rafforzare la struttura organizzativa in Italia». «Le nostre priorità – conclude la lettera – rimangono invariate. Concentriamoci su quanto è nelle nostre possibilità gestire e migliorare, e continuiamo a lavorare per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti con il piano strategico dello scorso dicembre».

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