La lettera di Natale ai dipendenti Tim: "É iniziata la fase di rilancio"
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FinanzaPrimo piano Mer 21 dicembre 2022

Tim, nuovo incontro con il governo per la rete. Lettera di Labriola ai dipendenti

L’ad di Tim Pietro Labriola nella lettera inviata per Natale ai 40mila dipendenti ha rassicurato sul futuro del gruppo. Tim, nuovo incontro con il governo per la rete. Lettera di Labriola ai dipendenti Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Previsto per domani alle 14 il terzo tavolo tecnico per cercare di risolvere il rebus del riassetto di Tim e della rete che il governo vorrebbe a controllo pubblico. Al Minit  si riuniranno rappresentanti del governo e i maggiori azionisti di Tim: Cdp che detiene il 10% e Vivendi il 23,7% per discutere della rete. Al faccia a faccia al Ministero sono attesi i rappresentanti di Cdp, del Ministero,  ossia Francesco Soro e il capo di gabinetto Federico Eichberg. Per  Vivendi dovrebbero partecipare il consulente Daniele Ruvinetti, assieme all’advisor dei francesi Rothschild. Per Cdp  l’ad di Cdp Equity Francesco mele. Il focus dell’incontro dovrebbe essere  le modalità di separazione della rete e  come garantire i livelli occupazionali.

La lettera di Labriola

“Non abbiamo problemi e gli stipendi saranno pagati. Non facciamoci trarre in inganno da quanto leggiamo e sentiamo”. Forse non ha usato l’espressione più felice, quella degli stipendi, l’ad di Tim Pietro Labriola nella lettera inviata per Natale ai 40mila dipendenti per rassicurare che il gruppo non si trova in difficoltà finanziarie. Ma, ha precisato il manager, “dobbiamo essere orgogliosi di quanto abbiamo fatto insieme quest’anno”. Certo, Labriola non nasconde le criticità: “Il debito ci penalizza in un macro scenario come quello attuale” ma sottolinea l’importanza di aver fornito al mercato una “visione industriale” per il futuro.

“Il piano –  ha detto il manager – ha già avuto un effetto positivo. I principali analisti hanno cominciato ad esprimere valutazioni relative alla somma delle parti superiore del 16% rispetto all’azienda integrata: sono sicuro che questo valore sia anche maggiore”. Sulle infrastrutture “ci troviamo di fronte a un’ondata di investimenti pari solo a quella che ha caratterizzato il nostro gruppo quando era concessionario pubblico: in questo contesto, il superamento dell’integrazione verticale tra infrastrutture e servizi e l’applicazione da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni di modelli di costo aggiornati sono necessari per garantire un’adeguata remunerazione del capitale stesso”.

E poi c’è l’agguerrita concorrenza: “Il mercato consumer italiano – prosegue l’ad nella lettera – è caratterizzato da una pressione competitiva che non ha pari in Europa e nel mondo e questo  porterà ad un consolidamento del mercato.  Dobbiamo diventare più efficienti: è un obbligo, non una scelta”.

Il recupero della leadership di mercato, scrive ancora  Labriola, era uno degli obiettivi per il 2022 e “lo abbiamo centrato vincendo le 5 gare del Pnrr, realizzando il Polo Strategico Nazionale e ricoprendo incarichi importanti nella Gsma (l’organizzazione che rappresenta le Telco mondiali con circa 700 operatori di rete mobile) ma anche lanciando tra i primi in Europa l’offerta 10 Giga sul fisso”.

Un altro traguardo raggiunto, spiega il manager, è il miglioramento del servizio: “Abbiamo ridotto del 5% il tasso di abbandono dei clienti mobili e del 2% quello dei clienti fissi. Siamo diventati il primo operatore Ftth in Italia sul mercato retail. Abbiamo firmato contratti nel segmento TOP per 1,5 miliardi di euro. Non siamo più il negozio della sola connettività perché  i nostri grandi clienti comprano da noi anche Cloud Cybersecurity e IoT, attraverso una rete di 1500 venditori e progettisti.  Inoltre abbiamo ridotto i crediti inesigibili del 42%”.

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