Tim, incontro tra azionisti e governo per la rete unica. Sale l'interesse dei fondi per l'infrastruttura
Domani il cda e l'incontro tra azionisti e governo su Tim. Ma in base alle parole di Labriola, comunque vada, sarà spezzatino.Tim, si va verso lo spezzatino
Comunque vada sarà spezzatino. Questo è quanto si può dedurre dalle parole dell’ad di Tim Pietro Labriola che al convegno organizzato da CorCom ha spiegato che per ridurre il debito “bisognerà vendere qualche asset perché abbiamo un fardello che va risolto e non si può ridurre organicamente”.
E dunque, anche se non ci sarà la rete unica, Tim è destinata a cambiare perimetro. Del resto è stato già approvata dal cda l’opportunità di vendere una quota della branch Enterprise per la quale ci sarebbe interesse da parte del fondo Cvc.
Le idee verso il cda di Tim di domani
Domani, 15 dicembre, è previsto un cda di Tim e un incontro con il governo (al dossier oltre al ministro per le imprese, Adolfo Urso, lavorano anche il sottosegretario Alessio Butti e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti) e i maggiori soci di Tim: Vivendi (23,75%) e Cdp (9,8%).
L’idea sarebbe più o meno sempre la stessa dividere la società in rete e servizi. Nella rete Cdp avrebbe la quota di maggioranza da fondere poi con Open Fiber di cui ha il 50%, mentre nei servizi, ossia gli abbonati fissi e mobili, entreranno altri soggetti.
Tra gli interessati ci potrebbe essere Iliad dato che il fondatore, Xavier Niel, non fa mistero delle sue mire espansionistiche. Della partita potrebbe far parte anche Poste che è controllata dalla stessa Cdp. Interessati sono anche i fondi. Macquarie, che ha il 40% di Open Fiber e Kkr, azionista di FiberCop col 37,5%. Inoltre, secondo Reuters, la società avrebbe avuto incontri anche con il fondo infrastrutturale Usa Gip interessato a entrare nella partita della rete.
L’elezione di Sarmi
Quanto al cda sarà l’eletto consigliere di Massimo Sarmi, che doveva, in tempi non lontani, prendere il posto del presidente Salvatore Rossi. Sarmi, gradito ai francesi, viene eletto in sostituzione del dimissionario Frank Cadoret.
Indiscrezioni dicono che potrebbe anche prendere le redini della società per cercare di portare in porto l’operazione rete unica. Tim resta debole in Borsa: -0,31%.