Orcel (Unicredit): "Cedola più elevata per il 2022" - V&A
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FinanzaPrimo piano Gio 19 gennaio 2023

Orcel (Unicredit): "Cedola più elevata nel 2022". E per Citi è un buy

Per l'ad di Unicredit la remunerazione del 2022 sarà più elevata di quanto previsto. E Citi alza il target price a 16,4 euro Orcel (Unicredit): "Cedola più elevata nel 2022". E per Citi è un buy Andrea Orcel, ad Unicredit
Mikol Belluzzi
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Mikol Belluzzi

Orcel: “Cedola più elevata nel 2022”

Per quanto riguarda la remunerazione degli azionisti, sia attraverso il dividendo che i buyback, “all’inizio dell’anno abbiamo indicato che avevamo l’ambizione di essere in linea o superiori al 2021” e “sulla base dei numeri che avevamo al traguardo dei nove mesi, possiamo essere più alti“. Lo ha detto Andrea Orcel, amministratore delegato in Unicredit, in una intervista a Bloomberg Tv in occasione del World Economic Forum a Davos. Unicredit ha l’obiettivo di distribuire 16 miliardi di euro attraverso una combinazione di riacquisti e dividendi fino al 2024, attuando una delle maggiori remunerazioni tra le banche europee.

Su Mps si vedrà in futuro

Orcel, come aveva già spiegato ieri in un’altra intervista, ha detto di aspettarsi che l’Europa eviti una recessione quest’anno e potrebbe anche vedere una crescita leggermente positiva. A una domanda se il gruppo tornerà a valutare l’acquisto di Banca Monte dei Paschi di Siena, dopo la ristrutturazione in corso della banca senese, ha risposto: “Mps ha uno nuovo ceo e un nuovo piano, ha raccolto capitale e ha bisogno di un minimo di tempo per mettere i conti in ordine e ristrutturare. Le prime indicazioni sono positive, molte delle cose che sono state fatte sono quelle che pensavamo andassero fatte. Vedremo in futuro“.

Per Citi il target price di Unicredit è 16,4 euro

In vista della presentazione di conti di Unicredit prevista per il 30 gennaio, Citi ha aggiornato le previsioni sul gruppo e ha aumentato le stime di utile netto in media del 3% per il periodo 2023-2025 (a 3,110 miliardi nel 2022 dai 4,060 miliardi del 2021, a 3,752 miliardi nel 2023 e a 4,518 miliardi nel 2024). Di riflesso anche il target price sull’azione salito da 15,5 a 16,4 euro (il titolo in Borsa quota 14,56, in flessione dello 0,38%), ribadendo il rating buy, per riflettere i progressi della banca in termini di redditività/generazione di capitale, ma anche il dividendo atteso a valere sul bilancio 2022 di 0,87 euro per azione (rendimento del 6%). Dividendo destinato a salire a 0,93 euro per azione nel 2023 (yield del 6,3%) e a 1,14 euro per azione nel 2024 (yield del 7,8%).

 

 

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