MES, ratifica dell'Italia torna sul tavolo dell'Eurogruppo
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GovernoPrimo piano Mar 05 dicembre 2023

MES, ratifica dell'Italia torna sul tavolo dell'Eurogruppo

Giovedì a Bruxelles si torna a parlare di Mes. Atteso un nuovo pressing sull'Italia, unico Paese a non aver firmato MES, ratifica dell'Italia torna sul tavolo dell'Eurogruppo
Redazione Verità&Affari
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 Sul tavolo dell’Eurogruppo torna la ratifica del trattato del Meccanismo europeo di stabilità. È quanto emerge dall’agenda della riunione dei ministri delle Finanze dell’Eurozona che si terrà giovedì, in cui si prevede di fare “il punto sui progressi compiuti con la ratifica”. Tra i Paesi aderenti al Mes l’Italia è l’unico a non aver completato la ratifica del nuovo trattato.

Giovedì pomeriggio prima dell’Ecofin si riuniranno i ministri delle Finanze dell’Eurozona e l’attesa è che vadano ancora una volta in pressing sull’Italia per il Meccanismo europeo di stabilità. A fine anno si concluderà la transizione per arrivare ad affiancare agli 80 miliardi del Fondo unico di risoluzione anche una linea di emergenza ulteriore per 68 miliardi in caso di crisi bancaria, data come paracadute dal Mes, ma che sarebbe mancante senza la ratifica.

Le ragioni del si

“La ratifica del Trattato del Mes – ha sottolineato un mese fa il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe in occasione dell’Eurosummit – istituirà un sostegno pubblico comune al Fondo di risoluzione unico per le crisi bancarie, che è un nostro accordo di lunga data ed è nel nostro interesse, per tutti, sia per l’insieme dell’Eurozona che per i singoli Stati membri, compresa l’Italia. La ratifica di questo trattato rappresenta un ulteriore passo avanti verso un’Unione bancaria più resiliente e un’Unione economica e monetaria più completa e più approfondita. Dopo la ratifica del Trattato, potremo anche riflettere collettivamente sul ruolo e sugli strumenti futuri del Mes”. Un punto, quest’ultimo, che va incontro alle richieste dell’Italia, molto critica sul modo in cui è stato usato il Fondo salva-Stati per attuare le controverse politiche d’austerità, durante la crisi dell’Eurozona.

Sempre giovedì il primo punto all‘ordine del giorno (provvisorio) riguarda la valutazione dei piani di bilancio presentati dai Paesi, su cui la Commissione europea ha già già pubblicato i suoi pareri. Proprio in questo ambito il secondo punto riguarda la discussione sui pareri dell’esecutivo comunitario. Terzo capitolo, i ministri esamineranno il funzionamento del meccanismo di cambio valutario assieme ai ministri di Bulgaria e Danimarca. Nel quarto capitolo all’ordine del giorno, prima del sovracitato esame sulla ratifica del Mes, è previsto l’esame delle priorità del nuovo governo del Lussemburgo.

(Teleborsa) –

(Foto: © Michael Novelo / 123RF)

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