Fae Technology pronta per l'M&A e approva l'aumento di capitale
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AperturaImprese Sab 21 ottobre 2023

Fae Technology pronta per l'M&A. Un aumento di capitale per crescere

Fae Technology, pmi innovativa che opera nel design, prototipazione, progettazione e produzione di soluzioni per il settore dell’elettronica. Fae Technology pronta per l'M&A. Un aumento di capitale per crescere
Emanuele Bonora
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Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

Tra neanche un mese festeggerà il suo primo compleanno in Borsa. Una presenza che si è fatta notare sul listino dell’Egm, quella di Fae Technology, pmi innovativa che opera nel design, prototipazione, progettazione e produzione di soluzioni per il settore dell’elettronica integrata. Segnata dalla crescita a doppia cifra dei fatturati. Dagli investimenti nella sede. Dalle collaborazioni internazionali.

E che ora vede arrivare al fotofinish anche l’operazione di M&A, annunciata alla quotazione. “Stiamo lavorando in maniera intensa sull’operazione – conferma Gianmarco Lanza, amministratore delegato della società -. L’obiettivo primario per noi non sarà solo crescere nel fatturato, ma soprattutto incrementare ulteriormente il nostro know how con soluzione proprietarie”.

Anche perché il fatturato dell’azienda, con sede in provincia di Bergamo (a Vertova ha completato di recente un investimento di 2 milioni)  e hub di ricerca nell’iconico Kilometro Rosso, continua a navigare con le vele spiegate. Il 2022 si è chiuso con un +64,4% e ricavi a 39,4 milioni (ebitda di 3,9). Il primo semestre ha segnato un altro +57% a 27,3 milioni e anche per l’ultimo parte dell’anno le previsioni si mantengono ottime. “Manterremo il nostro percorso di crescita a doppia cifra – assicura l’ad -. Di fatto abbiamo anticipato il nostro piano industriale di 2 anni. Immaginavamo una crescita, ma non in questi termini”.

Il mercato dell’elettronica

Merito delle soluzioni innovative proposte e della ricerca portata avanti. Come con Finapp, la sonda nata insieme all’omonimo spinoff dell’Università di Padova, che sfruttando l’interazione tra raggi cosmici e acqua, sviluppa soluzioni contro gli sprechi idrici e il dissesto idrogeologico. O con Flatburn, frutto della partnership con il Senseable City Lab del Mit di Boston per punta a monitorare la qualità ambientale delle città.

“L’elettronica è un mercato con delle potenzialità enormi – prosegue Lanza -. Il nostro punto di forza è quello di riuscire a coprire l’intero ciclo, per supportare il cliente nei diversi livelli, dalla progettazione alla gestione”. Le prospettive dell’azienda passano anche dal mercato internazionale. In questo senso sarà deliberato un aumento di capitale da 8 milioni, da realizzarsi all’occorrenza e con l’obiettivo di sostenere la crescita.

Crescita che passerà dall’incremento del fatturato, ma soprattutto dal miglioramento dell’ebitda. “L’orizzonte temporale in cui ci muoviamo è di medio periodo. Dopo un anno, posso dire che la quotazione ha reso la nostra azienda più attrattiva, sia in termini di visibilità, che di autorevolezza, ma anche consentendo l’ingresso di nuovi talenti. Ed era uno degli obiettivi che ci eravamo posti decidendo di andare in Borsa”, conclude il ceo.

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