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ImpresePrimo piano Mer 20 marzo 2024

Infrastrutture, Condotte 1880 rilancia lavori e concessioni

L’acquisizione da parte di Tiberiade Holding, che fa capo a un ramo della famiglia Mainetti, ha garantito continuità aziendale. Infrastrutture, Condotte 1880 rilancia lavori e concessioni
Redazione Verità&Affari
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Il lavoro italiano nel mondo si è affermato soprattutto nella costruzione di grandi opere, dalle dighe alle autostrade. Un’impresa che ha mantenuto il prestigio nel settore in Italia e all’estero, nonostante la crisi degli ultimi anni, è “Condotte”.  L’acquisizione, meno di un anno fa, da parte di Tiberiade Holding, che fa capo a un ramo della famiglia Mainetti, ha garantito continuità aziendale a un marchio storico del panorama industriale italiano, che opera in un contesto di mercato che, nell’ultimo periodo, si sta caratterizzando per preoccupanti forme di oligopolio.

I progetti in Italia

La nuova società, Condotte 1880, che ha rilevato dalla gestione commissariale il ramo aziendale di Condotte SPA nelle grandi opere, ha infatti subito accelerato i progetti in corso di esecuzione come, in Italia, il nuovo Policlinico Universitario di Caserta e i lavori del primo lotto della strada a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda, essenziale per snellire il traffico nella provincia di Avellino.

I progetti all’estero

All’estero, in Algeria, Condotte 1880 sta realizzando l’autostrada Orano-Algeri (4° Rocade di Algeri) con altri soci locali e ha avviato una collaborazione anche con la Crcc, la principale impresa cinese di costruzioni con 250 mila dipendenti. Sempre in Algeria, in raggruppamento con altre imprese, sta ultimando la nuova linea ferroviaria Tlelat/Tlemcem. E in Kuwait è stata recentemente aperta al traffico una parte della superstrada di Kuwait City.

Ai commissari straordinari, che hanno gestito l’AS dal 2018 al 2023, si deve di aver tenuto unito il core business di Condotte e al tempo stesso di aver attentamente selezionato chi, a un valore adeguato, credesse nel futuro dell’impresa di grandi opere con circa 500 dipendenti (2.000 nell’indotto) e 144 anni di attività in 50 Paesi, per la costruzione di oltre 800 grandi opere fra dighe, ponti, viadotti, edifici industriali e civili, nonché restauri importanti, come Palazzo Grassi e il teatro La Fenice a Venezia.

Per non dispedere le competenze

Un simile know how sarebbe andato disperso se la storica impresa fosse stata smembrata: così i commissari decisero lo scorso novembre di avviare trattative con Tiberiade Holding, che si dimostrò invece interessata all’intero “core” nelle grandi opere.

Cosicché nel marzo dello scorso anno il Comitato di Sorveglianza formulava all’unanimità̀ il proprio parere favorevole all’operazione di cessione prospettata dai commissari straordinari e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, MIMIT,  autorizzava l’operazione di cessione dei complessi aziendali di Condotte per 105,7 milioni di euro in unica soluzione (di cui € 14,2 milioni attraverso pagamento in danaro e 87,6 milioni mediante accollo di debiti) a cui vanno aggiunti 240 milioni di sostituzione delle garanzie e l’assorbimento di tutti i livelli occupazionali in carico alla procedura per 495 unità, da mantenere per almeno un biennio, con accollo di tutto il debito relativo ai rapporti di lavoro dei dipendenti in forze e trasferiti, per un controvalore di oltre 3,8 milioni.

Inoltre, sempre al fine di garantire l’unitarietà aziendale ed evitare la polverizzazioni degli asset produttivi strategici, veniva esteso il  perimetro dell’acquisizione a tutto il ramo di azienda di Condotte, anche, quindi, il lotto “concessioni” e in particolare  alla partecipazione detenuta da Condotte al 15% del capitale sociale di Eurolink, società̀ consortile che nel 2004 si era aggiudicata la costruzione del “Ponte sullo stretto di Messina” e che oggi assume particolare valore con lo stanziamento di 14 miliardi da parte del governo per la costruzione, dopo molti anni di attesa.

Sei miliardi di concessioni

Fra le concessioni per un valore di circa 6 miliardi oltre la partecipazione ai lavori del Ponte sullo stretto di Messina, sia pure per una quota ridotta, sono in fase più avanzata altri progetti. La Città della Salute, il maxi polo sanitario con l’Istituto dei tumori e neurologico Besta che sorgerà sulle aree Falck di Sesto San Giovanni, ha visto la posa della prima pietra la scorsa estate ed è prevista un’accelerazione dei lavori dopo l’aggiornamento dei costi in via di definizione con la Regione Lombardia. Un altro progetto è la metro D di Roma. Il sindaco Roberto Gualtieri ha annunciato di volerci puntare e Condotte 1880 ha avviato incontri con l’assessore alla mobilità, Eugenio Patanè, che sta forzando i tempi chiedendo alla Bei, Banca Europea Investimenti, una consulenza per il piano finanziario e dichiarandosi pronto a sollecitare fondi anche da parte del Governo per realizzare un’opera considerata fondamentale per la mobilità della Capitale.

Infine, Condotte 1880, che si è anche rafforzata patrimonialmente aumentando recentemente il capitale sociale a 40 milioni, oltre a sviluppare i progetti già in portafoglio e partecipare ad alcuni interessanti gare di appalti legati al Pnrr, sta valutando opportunità nell’est Europa, in particolare in Romania, Norvegia e anche la Francia.

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