Sammontana, l'ad Bagnoli: "Il clima penalizza i gelati" - V&A
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Imprese/Approfondimenti
ApprofondimentiImprese Gio 01 giugno 2023

Sammontana, l'ad Bagnoli: "Il clima penalizza i gelati, ma puntiamo a superare i 500 milioni di ricavi"

Per l'ad di Sammontana nel 2023 il gruppo dei gelati e dei prodotti della colazione supererà i 500 milioni di ricavi Sammontana, l'ad Bagnoli: "Il clima penalizza i gelati, ma puntiamo a superare i 500 milioni di ricavi"
Mikol Belluzzi
di 
Mikol Belluzzi

Sammontana, l’ad Bagnoli: “Il clima penalizza i gelati”

L’azienda toscana Sammontana Italia punta sulla sostenibilità e diventa società Benefit, incorporando nel proprio Statuto sociale l’impegno per finalità di beneficio comune e per condividere in modo trasparente e continuativo l’impatto positivo della propria attività. Il gruppo, fondato negli anni Quaranta dalla famiglia Bagnoli, è tra i big italiani nei prodotti surgelati da prima colazione col marchio Tre Marie e nei gelati con il suo prodotto iconico Barattolino. Nonostante le complessità affrontate negli ultimi anni, tra le conseguenze della pandemia, crisi in Ucraina e aumento dei costi relativi a materie prime ed energia, Sammontana Italia ha continuato a rivolgere le proprie capacità di innovazione e gli investimenti a favore della sostenibilità dei processi di produzione e delle linee di prodotto.

“Sammontana fa da sempre cose per gli altri, per i figli, perché fa parte del dna della nostra azienda” racconta a Verità e Affari l’amministratore delegato Leonardo Bagnoli. “Noi siamo nati per amore, perché il conte Saduceschi vide che i bambini del suo paesino soffrivano per la mancanza di latte e fece arrivare 6 mucche dalle Marche. Col latte in eccesso creò un bar latteria a Empoli che chiamò Sammontana dal nome del suo paese. Poi arrivò mio nonno Romeo, che faceva il casellante, ma per amore dei 6 figli volle ingegnarsi per il loro futuro acquistando a debito il bar latteria che, uno dei suoi eredi, Renzo, fece crescere acquisendo un piccolo capannone dove c’è ancora il nostro impianto. Per questo oggi vogliamo sancire qualcosa che è sempre stato con noi diventando un’azienda Benefit, perché per Sammontana è importante tramandare i valori ai figli e al territorio che ci ospita. Vogliamo realizzare un’azienda migliore in un mondo pulito e per questo dal 2016 abbiamo sviluppato una strategia virtuosa sull’ambiente e nel sociale”.

Come sta andando questa estate climaticamente instabile?

“Siamo leader nel mercato della prima colazione col marchio Tre Marie e stiamo avendo un buonissimo riscontro (+8%) perché le persone non rinunciano a concedersi una coccola mattutina. Si tratta di un ottimo risultato, che rafforza la nostra scelta di puntare sulla qualità del prodotto e del servizio ai nostri clienti. Per quanto riguarda il mercato del gelato, dove siamo secondi in Italia, in questo momento sta sottoperformando a causa delle bizze del clima e segna un -10%. La grande distribuzione fa ancora peggio, -12%, ma noi stiamo sovraperformando grazie al più 2,5% di quota di mercato conquistata negli ultimi anni. Stanno andando bene sia il nostro iconico Barattolino che le confezioni multipack con lo stecco Groovy che cresce del 6%. Per questo stiamo investendo 25 milioni di euro nello stabilimento di Verona per aggiungere una nuova linea produttiva”.

Il mercato dei gelati confezionati si sta affollando con l’ingresso dei big dell’alimentare come Barilla e Ferrero. Che cosa ne pensa?

“Fino allo scorso anno producevamo noi i gelati Ringo per Barilla che adesso sono passati a Unilever come tutti gli altri gelati del gruppo di Parma. Ferrero, invece, se li produce in proprio, in Spagna, e sta investendo molto in pubblicità. E’ un concorrente positivo, però, perché tiene i prezzi elevati e noi siamo pronti a cogliere la sfida. Per ora non ha grandi quote di mercato, ma sono in aumento. Per quanto ci riguarda, invece, lo scorso anno abbiamo stretto un accordo di produzione con Loacker, con cui abbiamo un rapporto molto forte, e i loro biscotti gelato stanno performando molto bene”.

Quindi, tempo permettemdo, che 2023 vi aspettate?

“Stimiamo di raggiungere i 500-510 milioni di euro di giro d’affari contro i 485 milioni del 2022, con un livello di Ebitda di 50 milioni di euro (41 nel 2022)”.

E sull’estero?

“Vogliamo esportare in Europa solo il nostro prodotto made in Italy realizzato nei quattro stabilimenti della Penisola e lo facciamo selezionando i migliori partner della grande distribuzione di livello premium price. Abbiamo iniziato il percorso con clienti sparsi in Europa e siamo presenti in Germania, Francia, Benelux e nei Paesi scandinavi. Al di fuori del Vecchio continente, invece. siamo presenti in Australia”.

Avete in mente anche delle acquisizioni?

“Ci sono tanti dossier che circolano, ma noi vorremmo crescere nel settore dei prodotti salati refrigerati per i bar a cui già forniamo primi piatti pronti, pizzette e hamburger. Ora li compriamo da fornitori esterni, ma stiamo pensando di acquisire delle aziende che li producono per completare la nostra gamma”.

Condividi articolo