Borsa di Milano parte in rialzo. Tim nel mirino di Musk
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In evidenzaMercati Mar 02 aprile 2024

Borsa di Milano riparte di corsa. Tim nel mirino di Musk

Il listino di Milano riparte con cautela in attesa di nuovi segnali che possano orientare le banche centrali sui tassi Borsa di Milano riparte di corsa. Tim nel mirino di Musk Borsa di Milano
Redazione Verità&Affari
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 Partenza in cauto rialzo per le Borse europee nella prima seduta del secondo trimestre con le tensioni in Medio Oriente che spingono ai massimi da ottobre il prezzo del petrolio e alimentano gli acquisti sulle società del settore. Energia, materie prime e tecnologici sostengono i listini. Amsterdam è la migliore e sale di quasi un punto percentuale, vivace anche Londra (+0,6%) mentre gli indici di Francoforte, Parigi e Milano registrano +0,4 Mila%. Piazza Affari in particolare segna +0,08% nel Ftse Mib. In prima fila i titoli dell’industria petrolifera: +2,6% Eni, +2,2% Saipem, +1%

In rialzo del’1% Unipol: Consob ha approvato il documento di offerta per l’opa su Unipolsai che partirà l’8 aprile prossimo e che pagherà 2,7 euro per ogni titolo portato in adesione (2,688 le quotazioni di Unipolsai). StMicroelectronics sale dell’1% con un avvio brillante per tutto il settore dei semiconduttori. Bene la maggior parte dei bancari, ma è piatta Mps (-0,1%). In rosso il settore sanitario con Diasorin e Amplifon ma è Brunello Cucinelli la peggiore (-1,9%). Giù dell’1% Tim: all’estrema incertezza sull’esito dell’assemblea degli azionisti che a fine aprile dovrà indicare il nuovo consiglio di amministrazione, si unisce l’esposto presentato ad Agcom e ministero delle Imprese dalla Starlink di Elon Musk secondo cui la telco italiana ostacolerebbe lo sviluppo della società di internet satellitare. Ancora vivace Fincantieri (+2%) grazie alla commessa da 1,2 miliardi dalla Marina militare indonesiana.

Cina e Usa

Negli Usa dominano lo scenario i dati sull’inflazione relativa alla spesa per consumi di marzo e il miglioramento del settore manifatturiero. Entrambi gli indicatori hanno diminuito la convinzione degli operatori per un taglio dei tassi a giugno tant’è che il cambio tra euro e dollaro è tornato ai minimi da metà febbraio a 1,073.

Le Borse cinesi aprono la seduta poco sotto la parità: l’indice Composite di Shanghai cede nelle prime battute lo 0,04%, a 3.076,17 punti, mentre quello di Shenzhen perde lo 0,16%, a quota 1.786,34. 

ENERGIA

Il prezzo del petrolio a 88 dollari al barile per quanto riguarda la consegna giugno del Brent e a 84,3 dollari al barile per la consegna maggio del Wti. Gas naturale in lieve rialzo a 27,5 euro al megawattora.

VALUTE

Sul mercato valutario, oltre al cambio euro/dollaro in discesa, attenzione alla debolezza dello yen e alla possibilità che Tokyo intervenga visti i valori minimi da 34 anni segnati dalla valuta nei confronti del dollaro. 

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