Piazza Affari -0,3%. Il Toro si placa dopo una settimana scatenata
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Investimenti/In evidenza
In evidenzaInvestimenti Lun 06 novembre 2023

Piazza Affari -0,3%. Il Toro si placa dopo una settimana scatenata

Piazza Affari  lascia sul terreno lo 0,3%, Parigi lo 0,47% e Francoforte lo 0,33%. Unica positiva Londra che guadagna lo 0,12%. Piazza Affari -0,3%. Il Toro si placa dopo una settimana scatenata
Nino Sunseri
di 
Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

Il rally delle borse europee di settimana scorsa subisce uno stop. In  calo l’azionario e i titoli di Stato con lieve risalita dei rendimenti, complice l’alta tensione in Medio Oriente. In questo contesto i principali indici europei archiviano la prima seduta della settimana in negativo. Piazza Affari  lascia sul terreno lo 0,3%, Parigi lo 0,47% e Francoforte lo 0,33%. Unica positiva Londra che guadagna lo 0,12%. Oltreoceano segno positivo provvisorio invece per Wall Street con il Dow Jones a +0,11%, in scia alla migliore settimana del 2023.

Bene petrolio e banche

A Piazza Affari, bene i petroliferi spinti da Tenaris (+2,5%) che è stata la migliore del Ftse Mib dopo l’annuncio  della prima tranche da 300 milioni di dollari del programma di buyback. Bene  Eni (+0,31%). In luce Ferrari (+1,26%) in scia ai conti presentati la scorsa settimana. Positivo il settore delle banche con Intesa Sanpaolo (+0,39%), Unicredit (+0,30%) e Banco Bpm (+0,70%). Sul fronte opposto Diasorin che archivia la seduta a –3,15% e Tim che, dopo un’apertura spumeggiante, chiude a -2,89% . Ieri il Cda ha approvato la cessione della rete al fondo americano Kkr ma si teme per le azioni che metterà in campo il socio Vivendi dopo che la decisione è stata assunta dal board e non dall’assemblea come richiesto dai francesi.

Russi e sauditi confermano i tagli di produzione

Sul mercato valutario il cambio tra euro e dollaro è ai massimi da metà settembre a 1,0742 (1,0736 venerdì); Euro/yen a 160,9, dollaro/yen a 149,8. Petrolio in rialzo con il Brent gennaio che tratta a 85,75 dollari al barile e il Wti dicembre a 81,55 dollari al barile. Nel week end sia Mosca sia Ryad hanno confermato la riduzione della produzione di greggio (rispettivamente di 300mila e di 1 milione di barili al giorno) fino a fine anno. Il gas naturale in Europa, infine, cede il 5,3% a 45,5 euro al megawattora. Lo spread si attesta a 190 punti base.

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
Condividi articolo