Piazza Affari -0,3%. Il Toro si placa dopo una settimana scatenata
Piazza Affari lascia sul terreno lo 0,3%, Parigi lo 0,47% e Francoforte lo 0,33%. Unica positiva Londra che guadagna lo 0,12%.Il rally delle borse europee di settimana scorsa subisce uno stop. In calo l’azionario e i titoli di Stato con lieve risalita dei rendimenti, complice l’alta tensione in Medio Oriente. In questo contesto i principali indici europei archiviano la prima seduta della settimana in negativo. Piazza Affari lascia sul terreno lo 0,3%, Parigi lo 0,47% e Francoforte lo 0,33%. Unica positiva Londra che guadagna lo 0,12%. Oltreoceano segno positivo provvisorio invece per Wall Street con il Dow Jones a +0,11%, in scia alla migliore settimana del 2023.
Bene petrolio e banche
A Piazza Affari, bene i petroliferi spinti da Tenaris (+2,5%) che è stata la migliore del Ftse Mib dopo l’annuncio della prima tranche da 300 milioni di dollari del programma di buyback. Bene Eni (+0,31%). In luce Ferrari (+1,26%) in scia ai conti presentati la scorsa settimana. Positivo il settore delle banche con Intesa Sanpaolo (+0,39%), Unicredit (+0,30%) e Banco Bpm (+0,70%). Sul fronte opposto Diasorin che archivia la seduta a –3,15% e Tim che, dopo un’apertura spumeggiante, chiude a -2,89% . Ieri il Cda ha approvato la cessione della rete al fondo americano Kkr ma si teme per le azioni che metterà in campo il socio Vivendi dopo che la decisione è stata assunta dal board e non dall’assemblea come richiesto dai francesi.
Russi e sauditi confermano i tagli di produzione
Sul mercato valutario il cambio tra euro e dollaro è ai massimi da metà settembre a 1,0742 (1,0736 venerdì); Euro/yen a 160,9, dollaro/yen a 149,8. Petrolio in rialzo con il Brent gennaio che tratta a 85,75 dollari al barile e il Wti dicembre a 81,55 dollari al barile. Nel week end sia Mosca sia Ryad hanno confermato la riduzione della produzione di greggio (rispettivamente di 300mila e di 1 milione di barili al giorno) fino a fine anno. Il gas naturale in Europa, infine, cede il 5,3% a 45,5 euro al megawattora. Lo spread si attesta a 190 punti base.