Generali, riparte la battaglia per conquistare il Leone di Trieste
Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, è stata autorizzata ad arrivare fino al 20% del capitale delle Assicurazioni GeneraliSi riaccende la battaglia per il controllo delle Generali
In Borsa si accende l’entusiasmo per un possibile scontro estivo sulle Assicurazioni Generali. Delfin, holdi della famiglia Del Vecchio, ha ottenuto l’o dall’Ivass a salire oltre il 10% nel capitale del Leone di Trieste. Così, in mattinata, le azioni hanno reagito con un incremento del 4,75%. Denaro anche su Mediobanca, che è il maggior azionista della compagnia triestina: le azioni di Piazzetta Cuccia hanno segnato un aumento del 2,1 per cento.
A questo punto della storia, Delfin può spingersi, in teoria, fino al 20% della compagnia triestina, come riferisce La Repubblica, che sottolinea come l’autorizzazione della Vigilanza assicurativa risale a venerdì sulla scia di una richiesta presentata lo scorso 17 aprile.
Delfin deteneva già il 9,8% del capitale del Leone, ma per effetto del buyback della compagnia aveva superato la soglia del 10%. Di qui la decisione della holding di chiedere all’autorità l’autorizzazione a mantenere la partecipazione oltre il 10%. Non è chiaro al momento se Delfin voglia immediatamente procedere ad acquistare nuovi titoli come sperano gli investitori. E’ certo che l‘azionariato della compagnia assicurativa è in equilibrio instabile. Con Delfin che gioca un ruolo da protagonista anche in Mediobanca di cui è il primo socio con il 19,8%. Nel 2022 Leonardo Del Vecchio, assieme a Francesco Gaetano Caltagirone e alla Fondazione Crt, aveva provato a nominare una lista alternativa nel consiglio di amministrazione della compagnia. Ma l’operazione fu un buco nell’acqua. Dopo un anno di pax armata, il risiko riparte.