In Usa cresce il lavoro e la Fed non ha fretta. Borse giù corre l'oro
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Investimenti/In evidenza
In evidenzaInvestimenti Ven 05 aprile 2024

Il lavoro Usa cresce e la Fed non ha fretta Giù le Borse corre l'oro

Piazza Affari torna sotto quota 34mila punti, in ribasso dell’1,29% Eni unico titolo in controtendenza. La peggiore Madrid, in calo dell'1,5% Il lavoro Usa cresce e la Fed non ha fretta Giù le Borse  corre l'oro BORSA PIAZZA AFFARI
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

Giornata da dimenticare per le Borse europee, affossate dai falchi Fed che riprendono fiato di fronte a un’economia in salute e a un mercato del lavoro che va meglio del previsto, allontanando le speranze di un primo taglio dei tassi in estate. A Piazza Affari il Ftse Mib torna sotto quota 34mila punti, in ribasso dell’1,29%, con Eni unico titolo in controtendenza. La peggiore piazza è Madrid, in calo di oltre un punto e mezzo.

Nonostante le parole accomodanti di Jerome Powell (due giorni fa), si riducono sempre di più le scommesse degli investitori su una prima sforbiciata di 25 punti base a giugno. “Crediamo che ci siano tanti dubbi all’interno del Comitato Monetario su quale decisione prendere nei prossimi mesi”, commenta Filippo Diodovich, senior market strategist di Ig Italia. Ieri, il presidente della Fed di Minneapolis ha avvertito che non ci saranno tagli, senza ulteriori progressi sull’inflazione. Oggi i dati sull’occupazione americana mostrano un mercato in ottima salute, con +303 mila posti a febbraio (ben oltre i 200.000 attesi). Dati che fanno rialzare i rendimenti obbligazionari, dai Treasury ai Btp, con lo spread tra Btp e Bund che sale a circa 138 punti. Sullo sfondo restano le tensioni in Medio Oriente che continuano a far aumentare il prezzo del petrolio.

Titoli

Guardando a Piazza Affari, tra i principali titoli milanesi, resiste Eni (+1,04%) premiata dall’annuncio del piano di buyback. In territorio positivo anche Leonardo (+0,82%). Le vendite colpiscono il settore bancario, con Mps (-3,1%) in fondo al listino. Tra i peggiori anche le utility e Nexi. Sul valutario, il cambio euro/dollaro scende a 1,082 dollari da 1,086 (ieri in chiusura) quando il cross euro/yen è a 164,12 (da 164,80), e il dollaro/yen a 151,6 (da 151,67). Sale a 91,2 dollari al barile il Brent giugno e il Wti maggio viaggia a 87 dollari (+0,5%). In aumento dell’1,3% il gas a 26,5 euro al megawattora. L’oro torna sopra i 2.300 dollari l’oncia (+1,5%).

 

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
Condividi articolo