Piazza Affari galleggia con le banche. Lo spread a 153 punti
Il Ftse Mib ha lasciato sul terreno lo 0,22%, Parigi la peggiore cede lo 0,4% e Francoforte lo 0,07%. Lo spread a 153 puntiL’indice ha perso lo 0,22%
Il nuovo record toccato da Wall Street non ha dato la scossa alle Borse del Vecchio Continente che chiudono deboli l’ultima seduta della settimana. Il Ftse Mib ha lasciato sul terreno lo 0,22%, Parigi la peggiore cede lo 0,4% e Francoforte lo 0,07%. Unica eccezione Londra, che chiude poco sopra la parità sostenuta dalla frenata delle vendite al dettaglio nel Paese che potrebbe aiutare a raffreddare i prezzi anticipando un taglio dei tassi da parte della Banca d’Inghilterra. Le banche centrali continuano ad essere le osservate speciali da parte degli investitori, mentre arrivano indicazioni che ridimensionano le aspettative di un inizio anticipato dei tagli dei tassi.
Venendo ai singoli titoli di Piazza Affari, buona performance per il comparto bancario con Mps in testa al listino (+1,5%). Bene anche Banco Bpm (+0,8%) e Bper (+0,6%). Banca Popolare di Sondrio guadagna un altro 4%. Il settore è supportato da un report di Ubs che scommette sul comparto italiano nonostante lo scenario macroeconomico, in particolare dei tassi di interesse. Tra i titoli migliori anche Banca Mediolanum (+1,35%) e A2a (+1,05%). Non reagisce Stellantis (-0,85%) alle parole del ceo, Carlos Taveres, secondo cui la società «sta portando avanti i pilastri della strategia Dare Forward 2030 in modo molto professionale e rigoroso. Siamo in linea con l’esecuzione del piano, lo stiamo mettendo in atto in modo preciso e rigoroso». In fondo al Ftse Mib Leonardo (-2,6%), Interpump (-1,96%) e Amplifon (-1,48%).
Spread sempre più giù
Bund tedesco a 2,33% di rendimento. BTP a 3,87%. Il future in settimana ha perso l’1,20%, mentre lo spread è sceso a 153 punti base, sul livello più basso dall’aprile 2022. JP Morgan ha anticipato a giugno, da settembre, le aspettative sull’inizio del taglio dei tassi di interesse da parte della BCE. Il broker prevede 100 punti base di tagli dei tassi entro la fine dell’anno rispetto ai 75 pb attesi in precedenza.
Euro dollaro a 1,089. Verso la seconda settimana di ribasso, mentre si raffreddano le aspettative di un rapido taglio dei tassi.
Petrolio Brent e Wti +0,8%, circa +1,70% il bilancio della settimana.
Gas Naturale USA -3,5%. Gas Naturale UE (Amsterdam) +3,4%, prezzo ancora sotto i 30 euro/mwh.
Oro in rialzo a 2.030 dollari, ma -1,1% il bilancio della settimana.
Bitcoin sotto la soglia psicologica di 41.000 dollari, sui minimi da un mese. Dal picco record di 49mila dollari, toccato l’11 gennaio, in occasione dell’ok della SEC agli ETF spot su Bitcoin, il prezzo si è sgonfiato del -17%.