La rete wireless di Inwit macina profitti e dividendi
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In evidenzaTlc Gio 07 marzo 2024

Per l'infrastruttura wireless di Inwit cedole e utili a doppia cifra

Nella giornata nera di Tim, l'ex controllata, proprietaria dell'infrastruttura di rete wireless, realizza risultati in netto miglioramento Per l'infrastruttura wireless di Inwit cedole e utili a doppia cifra Antenna Inwit
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Mentre Tim arranca crollando in Borsa, Inwit produce utili e stacca cedole. La società, proprietaria dell’infrastruttura di rete wireless dell’ex monopolista, ha archiviato un 2023 da record con crescita a due cifre. Il gruppo guidato da Diego Galli ha infatti chiuso l’esercizio con oltre 900 nuove torri e ricavi che si attestano a 960,3 milioni di euro, in aumento del +12,6% rispetto al 2022.

L’ebitda dell’azienda, che vale oltre 10 miliardi contro i 4,5 di Tim, si è attestato a 879,2 milioni di euro, in aumento del +12,8% rispetto all’esercizio 2022 (+12,4% escludendoricavi e costi one-off, questi ultimi pari a 2,8 milioni nell’esercizio precedente) con margine sui ricavi stabileal 91,6%. L’EbitdaaL, principale indicatore di profittabilità della società, è salito a 685,6 milioni con un incremento del +16,8%.

I profitti e dividendi salgono

L’utile dell’esercizio è aumentato del 15,7% a 339,5 milioni, rispetto al 2022.Gli investimenti industriali del periodo sono stati pari a 290 milioni (+55,1% rispetto al periodo precedente), focalizzati sullo sviluppo tecnologico e infrastrutturale della società.

Il cda ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti il pagamento di undividendo, relativo all’esercizio 2023 e inclusivo dell’utilizzo di parte delle riserve disponibili, pari ad euro 452.810.632,77. In applicazione della dividend policy aggiornata a marzo 2023, tale importo considera unaumento del 7,5% rispetto al dividendo 2022 oltre ad un importo aggiuntivo di 100 milioni di euro. Considerando l’ammontare di azioni proprie detenute in data odierna dalla società, il dividendo proposto si traduce in un dividendo pari a circa 0,48 euro per azione, in aumento del 38% rispetto al 2022

Scenario positivo

Confermando il percorso di crescita del Piano Industriale approvato a marzo 2023, il Piano Industriale 2024-2026 prevede ricavi in aumento nel periodo ad un tasso medio annuo “high-single-digit” nel range di 1.160-1.240 milioni di euro nel 2026, con un’espansione del margine EBITDA a circa il 92% e del margine EBITDAaL a circa il 76%. È previsto che la crescita dei margini si traduca in un’espansione della generazione di cassa (Recurring Free Cash Flow) nel range tra 720-740 milioni di euro nel 2026. 

“I precedenti target 2026 prevedevano ricavi in crescita fino ad oltre 1,2 miliardi di euro, con un’espansione del margine EBITDA a circa il 92% e del margine EBITDAaL after lease a circa il 76%, oltre a Recurring Free Cash Flow superiore a 730 milioni di euro” spiega la nota della società.

“Il Piano Industriale 2024-2026 prevede inoltre, investimenti per un totale di circa 800 milioni di euro tra il 2024 e il 2026, in aumento di circa 150 milioni rispetto a quanto previsto a marzo 2023, concentrati in tre principali aree d’intervento: la costruzione di nuovi siti, lo sviluppo delle coperture indoor DAS e l’acquisizione di terreni” prosegue.

Via libera alla seconda tranche di buyback

L’azienda avvierà, in data 8 marzo 2024, la seconda tranche di riacquisto di azioni proprie che fa seguito a una prima operazione di acquisti, eseguita tra il 15 giugno 2023 e l’8 febbraio 2024, su 13.453.175 azioni per un controvalore lordo di circa 150 milioni di euro.

Entro ottobre 2024 si completerà, inoltre, il piano di riacquisto azioni proprie approvato dall’assemblea degli azionisti in aprile 2023 e avviato a giugno 2023, per un totale fino a 300 milioni di euro.

Un solido modello di business

“Inwit chiude un anno di forte sviluppo nonostante l’attuale contesto dell’industria delle telecomunicazioni, che auspichiuamo evolva verso un modello più sostenibile a supporto di maggiori investimenti” ha dichiarato in una nota il direttore generale Galli. 

“Si conferma la resilienza di Inwit come abilitatore di efficienza per i nostri clienti: contoinuiamo ad investire in infrastrutture digitali e condivise con un solido modello di business, a sostegno del percorso di crescita del piano industriale 2024-2026. Continuano i progressi sulla stratega di sostenibilità, in piena coerenza con quella industriale, con focus su digitalizzazione e inclusione per lo sviluppo dei territori”. Tutto bene quindi. E soprattutto la conferma, qualora ce ne fiosse stato bisogno, che le reti sono un ottimo affare. 

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