Sono in arrivo forti turbolenze. Il Toro abbandona Piazza Affari
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Investimenti/In evidenza
In evidenzaInvestimenti Ven 05 aprile 2024

Forti turbolenze in arrivo. Il Toro lascia Piazza Affari

Piazza Affari cede l'1,3%, mentre nel resto del Vecchio Continente Francoforte scivola dell'1,2%, Parigi dell'1,2% e Amsterdam dello 0,87%, Forti turbolenze in arrivo. Il Toro lascia  Piazza Affari BORSA PIAZZA AFFARI
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari
 Avvio di giornata in rosso per le Borse europee, che seguono i cali registrati ieri da Wall Street in attesa della pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro Usa. A Piazza Affari il Ftse Mib cede l’1,3%, mentre nel resto del Vecchio Continente Francoforte scivola dell’1,2%, Parigi dell’1,2% e Amsterdam dello 0,87%, pesante Stellantis (-2,36%) dopo il calo delle immatricolazioni negli Stati Uniti nel primo trimestre dell’anno. Vendite anche sulle banche, con Intesa Sanpaolo a -2,3%, Banco Bpm a -2,18% e Mps a -2,15%.

ZERO TAGLIO

Il presidente della Federal Reserve di Minneapolis, Neel Kashkari, ha dichiarato che i tassi di interesse potrebbero rimanere sui livelli attuali nel corso dell’anno, nel caso di arresto del calo dell’inflazione e in un contesto di economia in crescita. “A marzo avevo previsto due tagli dei tassi quest’anno, se l’inflazione continuerà a scendere verso il nostro obiettivo del 2%”, ha dichiarato Kashkari nel corso di un evento virtuale. “Ma se continuiamo così e l’inflazione continuerà a muoversi in modo laterale, allora mi chiederei se sia necessario tagliare i tassi“.

Il membro quest’anno non votante del Federal Open Market Committee ha definito i dati sull’inflazione di gennaio e febbraio “un po’ preoccupanti”.

Il mercato ragiona ormai da qualche settimana sulla possibilità che i tassi a fine anno siano quelli di oggi, ma Kashkari, già noto per le sue dichiarazioni taglienti, è il primo funzionario della Fed a pronunciarla ad alta voce. Altri membri, erano stati più vaghi nei giorni scorsi, ma può essere che il vento stia cambiando, in quanto, nello stesso giorno, il presidente della Fed di Filadelfia, Patrick Harker, ha dichiarato che l’inflazione negli Stati Uniti “rimane troppo alta”, anche considerando la resilienza dell’economia e la forte crescita dell’occupazione.

Kashakari ha fatto sussultare Wall Street ma il mercato delle obbligazioni ha ignorato le dichiarazioni, il Treasury Note a dieci anni è stamattina a 4,30%, cinque punti base sotto il livello di ieri pomeriggio. Anche il dollaro non si mosso molto.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, il future del Dax di Francoforte è in calo dell’1,3%.

In Asia, restano chiuse le borse della Cina (Shenzhen, Shanghai e Taipei). Hong Kong ha riaperto con un ribasso dello 0,3%. Penalizzato anche dai movimenti della valuta giapponese, l’indice Nikkei della borsa di Tokyo si avvia a chiudere in ribasso di oltre il 2%.

PETROLIO

Il greggio tipo Brent è in lieve rialzo a quasi 91 dollari il barile, all’incirca sui massimi dall’autunno del 2023.

In Medio Oriente, Israele è in stato di massima allerta per il timore di rappresaglie iraniane dopo l’uccisione del comandante dei pasdaran Mohamad Reza Zahedi in un raid a Damasco. Ieri pomeriggio il presidente Usa Joe Biden ha strigliato Benyamin Netanyahu in una lunga e “tesa” telefonata nella quale ha intimato al premier israeliano di cambiare immediatamente e radicalmente registro nella guerra a Gaza. L’uccisione da parte dell’esercito israeliano di 7 volontari della World Central Kitchen nei giorni scorsi è stata la goccia che ha fatto traboccare la pazienza del leader americano, che per 45 minuti ha incalzato il suo interlocutore chiarendogli “la necessità che Israele annunci e attui una serie di passi specifici, concreti e misurabili per affrontare i danni ai civili e la sicurezza degli operatori umanitari” nella Striscia. Stanotte il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato la riapertura del valico di Erez tra Israele e il nord della Striscia di Gaza per la prima volta dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso. Lo ha detto un funzionario israeliano alla Cnn, aggiungendo che la riapertura serve a consentire più aiuti umanitari a Gaza. Il governo di Tel Aviv ha inoltre approvato l’utilizzo del porto israeliano di Ashdod per contribuire a trasferire maggiori aiuti all’enclave.

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
Condividi articolo