Piazza Affari riparte il risiko e Goldman Sachs dice Toro fino all'estate
Piazza Affari a spron battuto dopo le indiscrezioni di una possibile Opa di Unicredit su Generali sotto la regia di Gaetano CaltagironeLe Borse europee che si confermano su livelli record grazie al momento d’oro del settore tech, anche se a Milano il mercato torna a scommettere con forza sul risiko bancario. L’euforia sui mercati del Vecchio Continente è legata in questa fase alla corsa agli investimenti sull’intelligenza artificiale, come testimonia il balzo dei profitti del produttore di chip Nvidia, che a Wall Street ormai sfiora i duemila miliardi dollari di capitalizzazione.
Nelle prime battute però la migliore, seppur con prudenza, è Milano (Ftse Mib +0,3%) dove la “febbre” da fusioni accende la temperatura del titolo di Mediobanca (+3%). Bene anche Londra (+0,2%), Parigi (+0,1%) mentre è piatta Francoforte che deve fare i conti con la conferma del Pil tedesco negativo anche nel quarto trimestre del 2023 (e oggi è atteso sul fronte macro anche l’indice Ifo). In assenza di Tokyo – chiusa per festività dopo aver superato i massimi segnati nel 1989 – prosegue il recupero dei listini cinesi dove però si confermano le difficoltà del settore immobiliare. Segno che i piani di stimolo di Pechino finora hanno dato solo in parte i risultati sperati sul fronte della ripresa economica.
A Piazza Affari gli occhi sono sugli scenari di M&A bancario: indiscrezioni del quotidiano “Il Foglio” rilanciano un complesso scenario in cui Unicredit (-0,3%) potrebbe fare da pivot per un maxi polo a tre con Mediobanca (+3%) e Generali (+1,2%). Prospettiva che ovviamente potrebbe scatenare, a livello di risiko, anche altre reazioni a catena su Bpm (+2,6%) e Bper (+1,1%). In fondo Inwit (-0,6%) e Leonardo (-0,4%).
Goldman Sachs
Di solito Wall Street sale in prossimità del primo taglio dei tassi, un po’ prima e un po’ dopo l’annuncio, soprattutto quando l’allentamento monetario è guidato dalla normalizzazione dei tassi, andrà così anche stavolta? L’analista di Goldman Sachs, Vickie Chang, spiega che ci sono buone ragioni per ritenere che il toro resterà sui mercati ancora per qualche mese. Nel report di inizio settimana, Chang mette in evidenza che la crescita del PIL è solida, il tasso di disoccupazione è basso, non ci sono squilibri evidenti nell’economia e l’inflazione è vicina ai livelli target. Sono questi gli elementi ricorrenti delle fasi di rialzo dell’azionario coincidenti con l’arrivo del taglio tassi. Ma è anche vero che le valutazioni azionarie sono elevate, il dollaro è un po’ sopravvalutato e i mercati già scontano un significativo allentamento a breve, per cui, è possibile che troviamo nella seconda e ultima parte di questo ciclo benigno. La spinta si sta esaurendo ma dovrebbe bastare a portare l’S&P500 a 5200 punti, il target di medio periodo di Goldman Sachs. Chang avverte che dopo l’estate, salgono le possibilità di turbolenze pre-elezione negli Stati Uniti e aumentano i rischi di una immediata buone risposta dell’economia ai primi tagli. La ripartenza del ciclo, questa volta potrebbe richiamare l’orso in borsa.