Piazza Affari negativa ma sopravvive alla piena delle cedole
L'indice chiude in calo dello 0,7% recuperando poco meno della metà dello stacco dividendi. In luce le azioni Mps
Aspettando l’accordo sul debito Usa
Il nodo del debito Usa e le scelte della Fed sui tassi nella seconda parte dell’anno creano le condizioni per una sessione di Borsa complessivamente poco vivace per i listini europei in vista dei dati chiave della settimana che riguarderanno gli indici Pmi di maggio di domani e il deflatore Pce americano di giovedì. Tuttavia, la vivacità delle banche ha permesso a Madrid di chiudere in rialzo di circa mezzo punto percentuale e a Milano di non essere troppo penalizzata dallo stacco cedole: a fronte di un calo tecnico dovuto ai dividendi di -1,27% infatti il Ftse Mib ha chiuso le contrattazioni a -0,76%. In calo Francoforte e Parigi, sopra la parità Londra e Amsterdam.
Le banche bene
Tra le big brillante Mps (+3,9%) insieme a Banco Bpm (+1,8%) e Mediobanca (+1,6%). Vendite sull’automotive che aveva ben performato nella scorsa settimana: -1,3% Cnh che venerdì aveva beneficiato dei conti del concorrente Deere, -1% Iveco, -0,7% Stellantis. Fuori dal Ftse Mib, +3,8% Banca Ifis grazie alla partnership industriale con Mediobanca sui crediti deteriorati, -0,6% Juventus (arrivata a perdere anche il 5%) in attesa del giudizio della Corte federale d’appello della Federcalcio sulla eventuale penalizzazione in campionato per il caso plusvalenze.
Il gas ai minimi
Sul mercato valutario il cambio tra euro e dollaro resta in area 1,08 (1,0803 da 1,0816). Petrolio piatto con il Brent luglio a 75,6 dollari al barile e il Wti luglio a 71,7 dollari al barile. Gas naturale in calo del 3% a 29,17 euro al megawattora.