Piazza Affari recupera nel finale. Banche Usa conti senza sprint
Piazza Affari azzera le perdite iniziali e a strappare la parità sul finale (+0,03%) sostenuta da Mediobanca (+2,4%) e Generali (+1,31%).Indice fermo
Le Borse europee non trovano spunti per il rimbalzo e chiudono in calo anche la seconda seduta della settimana, in scia alla debolezza dei mercati su entrambe le sponde dell’atlantico. Piazza Affari riesce però ad azzerare le perdite iniziali e a strappare la parità sul finale (+0,03%) sostenuta da Mediobanca (+2,4%) e Generali (+1,31%).
Ok Goldman Sachs. Male Morgan Stanley
I riflettori restano puntati sul Forum internazionale di Davos, dove è in programma domani l’intervento della presidente della Bce Christine Lagarde. Nell’attesa, sta andando in scena una vera e propria sfida tra falchi e colombe della Banca centrale europea. Intanto oltreoceano prosegue la stagione delle trimestrali, iniziata venerdì in chiaroscuro e con le banche ancora protagoniste: se Goldman Sachs ha registrato risultati sopra le attese (nel trimestre utile per azione di 5,48 dollari, gli analisti si spettavano 4,13 dollari) , Morgan Stanley ha deluso: el quarto trimestre del 2023, l’utile per azione è stato pari a 85 centesimi di dollari, il 20% in meno della stima del consensus.
Corrono Generali e Mediobanca
Piazza Affari, corre Mediobanca dopo l’upgrade degli analisti di Intermonte, in controtendenza con il resto del settore in Europa. In luce anche Generali con un rialzo dell’1,26% a 20,06 euro. Il titolo è ai massimi da inizio aprile 2022, poco prima dell’assemblea che vide la sfida tra la lista del cda (sostenuta da Mediobanca), poi vittoriosa, e quella presentata da Caltagirone (votata anche da Delfin e da Fondazione Crt). In coda al Ftse Mib Amplifon (-3,11%) e e Interpump (-1,94%). Seduta negativa anche per il lusso e per le utility. Sul valutario, il biglietto verde si rafforza contro le principali monete, con il cambio euro/dollaro a 1,089 (1,091 in avvio e 1,095 al closing della vigilia) e il cambio dollaro/yen a 146,85 (+0,74%). Stabile il cambio tra la moneta unica e la divisa nipponica. Il prezzo del gas europeo, dopo una ripresa iniziale, scende di nuovo sotto i 30 euro (a 29,4) sui minimi dello scorso agosto. In lieve calo il petrolio con il Brent marzo scambiato a 78 dollari al barile (-0,2%) e il Wti Febbraio a 72 dollari (-0,5%).