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Lavoro Lun 06 marzo 2023

L'Italia da cablare è senza cablatori: sei mesi per trovarne uno

Alcuni obbiettivi del Pnrr potrebbero essere a rischio per mancanza di professionalità adeguate. Le figure in cui l'Italia è carente L'Italia da cablare è senza cablatori: sei mesi per trovarne uno SERVIZIO POSA FIBRA OTTICA
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Lavoro, cresce il mismatch tra le esigenze e i lavoratori disponibili

Tecnici e operai specializzati, ingegneri e project manager: sono figure professionali sempre più difficilmente reperibili per le imprese italiane che, in molti casi, impiegano oltre sei mesi a coprire queste posizioni. Il dato emerge da un dossier di  Openjobmetis,  l’Agenzia per il Lavoro presente sul mercato italiano da oltre 20 anni.

L’agenzia evidenzia che il mismatch tra le esigenze dei comparti produttivi più avanzati e il capitale umano disponibile è sempre più profondo. Ad esempio, il 61% delle posizioni per ingegneri elettronici e il 56% di quelle per ingegneri industriali rimangono scoperte, o vengono coperte in tempi lunghi. La situazione non cambia di molto per gli operai specializzati (qui il 55,4% delle richieste non viene soddisfatta) e per profili tecnici qualificati (49%).

Mancano gli specialisti per la fibra e il 5G

Un recente studio della Banca d’Italia ha stimato che l’attuazione del Pnrr genererà 375 mila nuovi posti di lavoro, dei quali almeno 280 mila per figure tecniche specializzate. Ma la carenza di questa tipologia personale potrebbe mettere seriamente a rischio alcune delle realizzazioni previste dallo stesso piano nazionale di ripartenza.

«Esperti, manager e imprenditori con i quali dialoghiamo ogni giorno condividono la necessità di dare una risposta rapida al bisogno di reperire oltre 10mila figure specializzate che serviranno all’Italia per stendere la fibra e realizzare le reti 5G– spiega Alfredo Greco, Responsabile della Divisione Techne di Openjobmetis. Cablare l’Italia vuol dire avere a disposizione operai, impiegati, ingegneri e manager impegnati ad avviare una serie di importanti e irrimandabili opere civili, come scavi, montaggi e posa di tralicci per arrivare a stendere migliaia di chilometri di cavi (elettrici, in fibra ottica e telefonici) e connettere così le tante centraline con abitazioni civili e siti industriali. Una sfida nazionale alla quale siamo pronti a contribuire».

Quali sono le figure che mancano

Ma quali sono in dettaglio  le professioni che mancano in Italia? Secondo Openjobmetis, che ha creato una divisione ad hoc per i settori più avanzati, c’è una forte carenza di ingegneri, tecnici, sviluppatori, responsabili di progetto, operai specializzati per i settori dell’aerospazio, difesa, rail, energia.

Nel settore della cantieristica servono  ingegneri navali, manager, coordinatori di progetto, tecnici motoristi, elettricisti di officina e di bordo, tecnici per la stesura di cavi e cablaggi. Per il settore aerospaziale, ingegneri progettisti, ingegneri analisti strutturali, ingegneri avionici, della logistica e pianificazione della produzione; tecnici specialisti automazione, esperti di integrazione sistemi, sviluppatori software; e ancora, strutturisti, cablatori, operatori meccanica di precisione, laminatori di materiali compositi, operatori controllo qualità in produzione.

Un ultimo dato interessante riguarda l’età delle persone assunte in questi ambiti: il 43% ha meno di 30 anni, il 40% è nella fascia 30/50 anni e il 17% ha più di 50 anni.

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